Massoneria del Grande Oriente d’Italia a convegno, a Bologna, per celebrare i 150 anni trascorsi dall’Unità d’Italia (un appuntamento, organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna, dal titolo: “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Goffredo Mameli”).
All’incontro, ospitato nell’aula Prodi del complesso universitario di San Giovanni in Monte, hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Bologna, Flavio Delbono, quello di Forlì, Roberto Balzani (in qualità di docente di Storia contemporanea dell’Alma Mater), il vicepresidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Paolo Zanca, il Gran Maestro Gustavo Raffi e Fabio Roversi Monaco, presidente della fondazione Carisbo.
Tema “attualissimo dopo anni di discussione sul federalismo”, commenta Delbono, anche se “un filino complicato per un economista applicato e neosindaco come me”.
Salutando la platea ad inizio lavori, Delbono si dichiara “molto contento di vedervi qui in questo splendido posto”, augurando “buon lavoro e di sviluppare bene questo argomento secondo i vostri desideri”.
Zanca ricorda che in settimana il Consiglio di viale Aldo Moro approverà l’istituzione del comitato chiamato ad organizzare le celebrazioni in regione per l’anniversario dell’Unità. “E’ inaccettabile pensare alla divisione del nostro Paese -aggiunge Zanca- ma purtroppo le spinte ci sono”.
Roversi Monaco è soddisfatto: “Quanti laici ci sono ancora a Bologna, chi l’avrebbe detto”, e approva l’iniziativa della Regione: “Ma siamo agli sgoccioli”.
Sui ritardi in vista delle celebrazioni dell’Unità, l’ex rettore è severo. “Chiesi un appuntamento al presidente Ciampi, quand’ero amministratore delegato della Treccani -racconta- per avere un finanziamento che consentisse di ultimare il Dizionario biografico degli Italiani”, che invece “è ancora alla lettera M”.
Un Ciampi “interessatissimo” cercò di “trovare le forze anche economiche per celebrare i 150 anni”, continua Roversi Monaco: era il 2002-2003, “gli anni giusti per organizzare qualcosa all’altezza della situazione, ma la mia opinione è che ci fosse un disinteresse meditato e voluto per questa fondamentale circostanza”. Per Roversi Monaco, per coprire le spese dell’opera “bastava che lo Stato comprasse una collezione per ogni Comune d’Italia”.
Il presidente ricorda infine come “la Fondazione Carisbo realizza nella nostra città un percorso culturale e museale”, articolato in otto punti di riferimento: “Faremo di tutto perchè esista nel percorso qualcosa che ricordi il sacrificio dei due giovani”, Luigi Zamboni e Giovanni Battista De Rolandis, protagonisti di una tentata sollevazione a Bologna nel 1795 e figure centrali del convegno.
Tra coccarde tricolori e squilli di tromba da fanfara, c’è spazio per una carrellata video di bandiere tricolori (da quella fascista della Repubblica sociale a quella partigiana della Brigata Garibaldi, passando per quella dei Futuristi).
Un “tricolore che unisce e non divide Bologna e Reggio Emilia”, sottolinea Marco Veglia dell’Università di Bologna, aprendo i lavori insieme alle letture di Gabriele Duma.
“Per la Massoneria è importante ricordare l’impegno dei Liberi Muratori per legittimare uno Stato che allora nasceva debole e per determinare la sua modernizzazione”, dichiara Raffi.
(Pam/Dire) 16:30 24-10-09