Presentato il libro del prof. Mario De Marco: è la prima volta che la nuova loggia brindisina Regina Viarum, che aderisce al Grande Oriente d’Italia, ci mette la faccia. Fondata nel 2012, ha come obiettivo quello di crescere e conquistare stabilità.
BRINDISI – Qui tutto è impregnato di tracce lasciate dai cavalieri Templari, ai quali si ispira la regola massonica. Monumenti, luoghi, il porto, la rotta verso la Terra Santa. Tra la sala conferenze dell’ex convento di Santa Chiara dove si discute delle fatiche di ricerca storica di Mario De Marco, che alla sua nutrita opera aggiunge anche “Una storia della Massoneria brindisina”, e il palazzo della Curia ci sono poche decine di metri e il portico intitolato allo stesso ordine. Ma solo una coincidenza, e non una sfida. Per carità: bisogna essere uomini liberi da dogmi per essere accettati in una officina massonica, ma tra le regole domina anche quella della tolleranza e del ripudio di ogni discriminazione, religiosa inclusa.
Serata per alcuni aspetti intrigante: la sala è piena, non tutti sono massoni, ma sono palesi i segni dell’interesse, e quel guardarsi intorno dove la sorpresa e l’interrogarsi su volti noti e meno noti, se ci sono, restano sotto controllo ma non del tutto. Del resto, è la prima volta che la nuova loggia brindisina Regina Viarum, che aderisce al Grande Oriente d’Italia, ci mette la faccia. Fondata nel 2012, ha come obiettivo quello di crescere e conquistare stabilità. Una vittoria sulle esperienze precedenti…Continua a leggere su Brindisi Report del 27 novembre 2016 A Brindisi vita difficile anche per la Massoneria. Che ora rinasce