23 luglio 2011 – Ti racconto l’Italia Gli uomini, le battaglie, le prigioni: il Risorgimento visto dai suoi protagonisti.

23 luglio 2011 – Ti racconto l’Italia Gli uomini, le battaglie, le prigioni: il Risorgimento visto dai suoi protagonisti.

a cura di Riccardo Reim

Roma, Castelvecchi, 2011, pp. 444, 24,00 euro

Pubblicato in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’unità nazionale, Ti racconto l’Italia nasce per dare voce a quelle generazioni di patrioti che, tra sacrifici di ogni genere, dedicarono ogni loro energia, e spesso anche la vita, al sogno di un’Italia unita e libera dalla dominazione straniera. Vero e proprio atto d’amore nei confronti della lunga stagione risorgimentale, Ti racconto l’Italia, grazie alla competente curatela di Riccardo Reim, è un libro antiretorico, sincero e a volte duro. Una raccolta di scritti e reportage d’epoca dove, pagina dopo pagina, il tormentato percorso che ha consentito all’Italia di diventare una nazione diventa un’avventura grandiosa da rivivere in “presa diretta” grazie alle testimonianze dei suoi protagonisti. In questo modo – e attraverso i contributi di uomini di lettere e d’azione come Giuseppe Mazzini, Silvio Pellico, Carlo Cattaneo, Giuseppe Montanelli, Emilio Dandolo, Edmondo De Amicis, Carlo Pisacane, Giuseppe Cesare Abba, Ippolito Nievo, Felice Cavallotti, Felice Venosta, Cesare Pascarella, Alexandre Dumas, Giuseppe Garibaldi e molti altri – i luoghi-simbolo del Risorgimento, le sanguinose battaglie, gli eroi delle insurrezioni, i luoghi deputati alla repressione antipatriottica e il martirio di chi regalò la vita al sogno di un’Italia unita escono dalle polverose pagine dei tomi di Storia in cui sono stati frettolosamente relegati per diventare memoria vissuta e condivisa di una stagione su cui c’è ancora molto da imparare.

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23 luglio 2011 – Sicilia risorgimentale.

23 luglio 2011 – Sicilia risorgimentale.

a cura di Claudio Paterna

Catania, Bonanno, 2011, pp. 145, 12,00 euro

Sicilia Risorgimentale vuole raccogliere il contributo attuale di studiosi siciliani e non, per focalizzare il contributo specifico dei patrioti siciliani nella fase pre unitaria, e nella preparazione dell’impresa dei Mille. A questo contributo storiografico si lega il vasto movimento culturale romantico-risorgimentale che ha permeato la temperie culturale nella letteratura, nell’arte, nella filosofia, nelle scienze,nel diritto fino a creare una coscienza nazionale maturata definitivamente a partire dai moti del 1848 e dal loro fallimento. Importante il contributo di questi precursori preunitari sul concetto di federalismo, di costituzionalismo, di volontarismo e di partecipazione popolare, poiché su questi principi si fonderà il vasto movimento risorgimentale che in Sicilia, a differenza di altre regioni italiane, avrà carattere di massa, trascinando in questo moto vorticoso altre realtà titubanti del meridione d’italia nei confronti della monarchia sabauda.

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23 luglio 2011 – Randolfo Pacciardi.

23 luglio 2011 – Randolfo Pacciardi.

di Renato Traquandi

Roma, Albatros, 2011, pp. 282, 16,90 euro

Con quest’opera attraverso l’esame di articoli di giornali e testimonianze di uomini di spicco della nostra penisola, l’autore riporta alla giusta attenzione delle cronache la figura di Randolfo Pacciardi, mai adeguatamente ammirato nel suo tentativo di unire etica, politica e cultura. Fervente mazziniano da giovanissimo, fu poi attivo nella lotta antifascista, che gli costò la condanna a cinque anni di confino. Nominato segretario del Partito Repubblicano Italiano, combatté per la liberazione della Spagna dai franchisti e fondò negli Stati Uniti la “Mazzini Society”. Rientrato nell’Italia liberata nel 1944, sarà protagonista delle vicende politiche nazionali per circa un quarantennio, fondando e dirigendo altresì vari giornali.

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23 luglio 2011 – Lo sbarco di Garibaldi a Marina di Patti.

23 luglio 2011 – Lo sbarco di Garibaldi a Marina di Patti.

di Nicola Tindaro Calabria

Patti, Nicola Calabria Editore, 2011, pp. 93

L’accoglienza dei pattesi alle truppe garibaldine fu trionfale, tanto che da Giacomo Oddo la paragona a quella ricevuta a Palermo: “La città di Patti accolse i garibaldini con tale e tanto entusiasmo quale non erasi veduto che in Palermo. Tutto il popolo accorse ad incontrarli fuori delle mura. Le strade zeppe, i balconi gremiti di belle ed eleganti signore, che agitano fazzoletti e riversando sui volontari immensa copia di fiori, gridavano evviva l’Italia, a Garibaldi, ai fratelli italiani, alla libertà. E i volontari raccoglievan quei fiori, e se ne adornavano il petto e la bocca delle carabine. Alla porta della città sorgeva un arco trionfale, la banda del paese suonava l’inno di Garibaldi, ed accompagnava i volontari ai quartieri, la popolazione era tutta quanta in festa. Né la generosa gioventù di Patti arrestassi alle dimostrazioni, conscia de’ suoi doveri verso la patria, essa prese il fucile e corse nelle fila dei volontari”.
A sostegno della tradizione pattese Calabria riporta una serie di documenti a partire dall’opera di Mario Menghini dal titolo “La spedizione garibaldina di Sicilia e di Napoli nei proclami, nelle corrispondenze, nei diarii e nelle illustrazioni del tempo” edito dalla Società Tipografica Editrice Nazionale, nella quale si trova una lettera spedita da Patti il 19 luglio 1860 e pubblicata sul giornale “Unità Italiana” al 27 luglio 1860. Nicola Calabria evidenzia nella sua ricerca aspetto poco conosciuto, ovvero l’indebitamento del Comune per sovvenzionare l’Esercito Meridionale.
Infatti, il passaggio delle truppe garibaldine da Patti gravò sul bilancio del comune come si evince da un documento conservato presso l’Archivio Storico comunale di Patti scritto dal sindaco al Ministro degli Interni il 23 maggio del 1862, per sollecitare i crediti vantati dal comune anche per lo stanziamento della caserma militare, per la sistemazione dei Reali Carabinieri, e del Tribunale Circondariale.
“Cavalli, carri, vitto e alloggio, farina e suppellettili furono pagati con i soldi dei cittadini. L’impresa garibaldina fu fatta sulle spalle e con i soldi dei siciliani” scrive Calabria che così continua “allo stato attuale non sono riuscito a trovare ulteriore documentazione che attesti il rimborso totale delle spese effettuate. L’entusiasmo dei pattesi, le sovvenzioni e tutto il resto non fu così spontaneo, come fino ad oggi si è creduto, ma i comuni s’impegnarono nella “rivoluzione” o “liberazione” dietro l’assicurazione del rimborso delle spese”.

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23 luglio 2011 – Francesco Traniello. Il Risorgimento disputato.

23 luglio 2011 – Francesco Traniello. Il Risorgimento disputato.

a cura di Marta Margotti

Brescia, Editrice La Scuola, 2011, pp. 102, 9.00 euro

A 150 anni dall’unità d’Italia, il Risorgimento appare un evento che fa ancora discutere con accesi dibattiti che coinvolgono sia gli storici che opinione pubblica in generale. Il volume, attraverso le parole di Francesco Traniello, per molti anni docente di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche di Torino, affronta alcuni degli snodi principali dell’unificazione nazionale segnalando, nello stesso tempo, anche i diversi usi che nei decenni si sono fatti delle vicende e dei miti risorgimentali.

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23 luglio 2011 – Federalismo.

23 luglio 2011 – Federalismo.

di Carlo Cattaneo

Milano, Mimesis, 2011, pp. 48, 3,90 euro

Cattaneo viene ricordato per le sue idee federaliste improntate su un forte liberalismo e laicità. All’alba dell’Unificazione italiana, Cattaneo era fautore di un sistema politico basato su una confederazione di stati italiani sullo stile della Svizzera. Per Cattaneo la partecipazione alla vita della società è un fattore fondamentale nella formazione dell’individuo: il progresso può avvenire solo attraverso il confronto collettivo. Il progresso non deve avvenire per forza, se avviene, avverrà compatibilmente con i tempi: sono gli uomini che scandiscono le tappe del progresso.
Carlo Cattaneo (1801-1869), politico, patriota, filosofo, è oggi considerato unanimamente tra i principali teorici del federalismo. Fu fautore di un sistema politico basato su una confederazione di stati italiani sullo stile della Svizzera.

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23 luglio 2011 – Eguaglianza.

23 luglio 2011 – Eguaglianza.

di Carlo Pisacane

Milano, Mimesis, 2011, pp. 48, 3,90 euro

Gli scritti politici di Pisacane, e la sua attività rivoluzionaria, rappresentano la prima manifestazione di un nucleo italiano di pensiero socialista, in cui si collega l’ideale dell’indipendenza nazionale alle aspirazioni di riscatto sociale e politico delle masse contadine. Pisacane credette che prima ancora dell’istruzione e formazione del popolo, secondo quanto predicava la dottrina mazziniana, occorresse risolvere la questione sociale, ossia la questione contadina, con la riforma agraria. Gli scritti sono introdotti da un saggio di Morris L. Ghezzi, Eran trecento e libertari.
Carlo Pisacane (1818-1857) è la figura più radicale del risorgimento italiano, sostenitore e protagonista di una via rivoluzionaria. Partecipò attivamente all’impresa della Repubblica Romana ed è celebre soprattutto per il tentativo di rivolta che iniziò con lo sbarco a Ponza e che fu represso nel sangue a Sanza, da quei contadini oppressi che egli voleva liberare.

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23 luglio 2011 – La Sicilia nell’Unità d’Italia.

23 luglio 2011 – La Sicilia nell’Unità d’Italia.

a cura di Claudio Paterna

Catania, Bonanno, 2011, pp. 137, 12,00 euro

La Sicilia nell’unità d’italia raccoglie il contributo di un gruppo di validi studiosi di storia contemporanea, che fanno riferimento all’Istituto per la storia del risorgimento italiano, impegnati nell’occasione del 150° dell’unità nazionale a divulgare e far conoscere alcuni aspetti poco noti della Storiografia post-unitaria. Gli scritti presentano alcune questioni fondamentali legate all’economia, al ruolo istituzionale di personaggi quali Crispi, Cavour, Cattaneo e piu tardi di Sturzo, nel segno di una storiografia aperta alle istanze regionaliste e federaliste, non sottovalutando gli sforzi complessivi del nuovo stato impegnato nell’opera ciclopica di unificare sette realtà diverse tra loro per geografia, giurisprudenza, tradizioni militari, economia, e percorsi istituzionali.

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25 maggio 2011 – Unità d’Italia – 150 anni. Qualcosa da ricordare 1861-1915.

25 maggio 2011 – Unità d’Italia – 150 anni. Qualcosa da ricordare 1861-1915.

di Maria Bellucci, Francesca Civile, Brunella Danesi

Pisa, Edizioni ETS, Pisa, 2011, pp. 156

In occasione del 150° dell’Unità, il numero zero della nascente collana collegata alla rivista “Naturalmente scienza” restaura l’immagine della scenza italiana tra l’Unità e la Prima Guerra Mondiale. La medicina, la biologia, l’astronomia e la matematica soprattutto erano all’epoca tutt’altro che provinciali, come si tende a pensare, anzi davano all’Italia un posto di rilievo nel fermento scientifico europeo. E le storie delle discipline, insieme a quelle degli uomini e delle donne che le hanno fatte crescere, s’intrecciano a quelle delle riviste scientifiche dell’epoca, spesso riviste politicamente impegnate, anti-giolittiane, colpite poi – scienze e riviste insieme – dalla scure dell’idealismo gentiliano che, nel volgere di pochi anni, le relegò in secondo piano. Per cinquant’anni, una politica e una cultura della scienza contribuirono con ineguagliata vivacità a fare l’Italia.

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