Padova 21 aprile 2011 – Scolpire gli Eroi. La scultura al servizio della memoria.

Padova 21 aprile 2011 – Scolpire gli Eroi. La scultura al servizio della memoria.

Padova, Palazzo della Ragione
21 aprile 2011 – 26 giugno 2011

Esposizione promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del Centocinquantenario e dal Comune di Padova.
A cura di Cristina Beltrami e Giovanni C. F. Villa.

Padova, Palazzo della Ragione
Mercoledì 20 aprile, ore 11

Presentazione
La mostra propone una storia del Risorgimento narrata attraverso circa ottanta bozzetti originali, molti di dimensioni rilevanti, dei più importanti monumenti italiani: dal Vittorio Alfieri di Antonio Canova al Duca d’Aosta di Arturo Martini, Eugenio Baroni e Publio Morbiducci, passando per Pietro Tenerani, Ettore Ximenes, Ettore Ferrari, Ercole Rosa, Leonardo Bistolfi, Giuseppe Grandi, Mario Rutelli, Odoardo Tabacchi, Emilio Zocchi, Francesco Barzaghi, Pietro Bordini, Luigi Borro, Enrico Butti, Davide Calandra, Pietro Canonica, Guglielmo Michieli, Eugenio Pellini.
Tra i cento monumenti che l’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per i 150 dell’Unità d’Italia ha deciso di restaurare in Italia, ben 4 sono concentrati a Padova, città che ospita anche la grande mostra “Scolpire gli Eroi. La scultura al servizio della memoria” che sarà inaugurata il prossimo 20 aprile in Palazzo della Ragione.

Ed è proprio in concomitanza con l’inaugurazione di questa grande esposizione che saranno presentati ufficialmente i restauri dei monumenti padovani dedicati a Giuseppe Mazzini, Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi e a Camillo Benso conte di Cavour.
Gli interventi di restauro sono stati finanziati dall’Unità Tecnica di Missione per i 150 anni dell’Unità d’Italia, diretta dal dottor Giancarlo Bravi, in collaborazione con il Comune di Padova. Responsabile del Procedimento per l’UTM è l’architetto Beatrice Cuccioletta; per il Comune di Padova: il Capo Settore Edilizia Pubblica, architetto Luigino Gennaro, l’architetto Giovanni Lo Bosco, funzionario operativo e l’architetto Laura Giberti, direttore dei lavori.
Il primo cantiere è stato attivato sul complesso monumentale bronzeo dedicato a Giuseppe Mazzini collocato al centro della piazza dedicata allo stesso Mazzini. Il monumento, opera dello scultore Giovanni Rizzo, venne inaugurato il 15 marzo del 1903. Il secondo cantiere è stato aperto intorno al monumento a Vittorio Emanuele, attualmente collocato di fronte al Palazzo Esedra, in Città-Giardino. L’opera, in pietra, venne seguita da Odoardo Tabacchi nel 1882 per la Loggia della Gran Guardia da dove venne più tardi rimossa. Anche il monumento lapideo di Giuseppe Garibaldi è nel tempo trasmigrato: dalla piazza lui dedicata, l’antica Piazza dei Noli, all’attuale collocazione all’ingresso dei giardini pubblici dell’Arena Romana. A realizzarlo, in marmo di Carrara e basamento in granito rosa, fu Ambrogio Borghi. Il monumento garibaldino venne inaugurato il 3 giugno 1886.
Infine il monumento a Cavour nella centralissima piazza a lui dedicata. Il monumento, opera in bronzo di Enrico Chiaradia, venne inaugurato il 20 settembre del 1888.
Gli interventi di restauro, pur nella specificità dei manufatti e dei materiali, hanno seguito una metodologia sostanzialmente omogenea. Alla fase di analisi, è seguito un intervento che, per le parti bronzee, è consistito nella eliminazione dei depositi e delle incrostazioni, nella stesura di patine o sostanze anticorrosione e antiossidazione seguite da applicazioni di cera microcristallina. Là dove necessario si è proceduto alla sostituzione delle staffe e delle componenti ferrose degradate. In parallelo si è effettuato un intervento sulle parti lapidee, anche in questo caso procedendo, dopo un esame dello status quo, alla eliminazione dei depositi superficiali con tecniche non invasive, quindi al

19 aprile 2011 – Le logge massoniche e il seme dell’identità nazionale.

19 aprile 2011 – Le logge massoniche e il seme dell’identità nazionale.

“L’aratro e il solco. Le logge massoniche e il seme dell’identità nazionale in un più fertile Mediterraneo”.

Sarà Giuseppe Continiello (Università di Cagliari) in rappresentanza dell’Associazione Asproni, a parlare della Massoneria nel convegno dal titolo “L’unità d’Italia vista dal sud del Mediterraneo” in programma a Tunisi il prossimo 19 aprile.. Il convegno organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi (Ministero degli Affari Esteri) vedrà la partecipazione di studiosi appartenenti alle diverse Università del Mediterraneo, dell’On. Franco Frattini Ministro degli Affari Esteri e del Prof Giuliano Amato Presidente del Comitato per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Giuseppe Continiello nella sua relazione affronterà il tema della proliferazione delle Logge in Tunisia, la cui stragrande maggioranza era all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia, e il rapporto tra l’Istituzione massonica e il contesto storico, culturale e nazionale in cui essa operò. I documenti a disposizione consentono di inserire la Massoneria italiana in Tunisia nell’ambito della storia delle forme associative più importanti del Paese nord africano e nei processi di formazione e di ridefinizione delle sue élites. Queste, favorite dalle possibilità offerte dalla Massoneria di avviare importanti processi di socializzazione, poterono diffondere progetti politici diversi e strategie culturali di consenso o di opposizione al potere. Si può, pertanto, affermare che la sua storia si confuse con le vicende politiche e culturali del particolare contesto in cui essa operò come forma di socialità e importante agente del processo di politicizzazione. In un Paese nel quale la presenza straniera fu da sempre ingente e integrata nei luoghi chiave del processo decisionale, la Massoneria permise alle élites locali e agli esponenti della collettività italiana di avvicinare i propri confini per rafforzare il potere dello Stato e favorire il commercio e lo scambio. Oltre a soddisfare le istanze proprie dell’Ordine, una Loggia all’estero assolveva, poi, altri due compiti addizionali e non meno importanti: manteneva un cordone ombelicale con la Madre Patria e costituiva un punto di incontro fra esuli.

L’associazione Giorgio Asproni di Cagliari (presidente Idimo Corte), da tempo segue la tematiche legate allo scambio culturale tra i Paesi del Mediterraneo. Nel 2009 era stata Silvia Finzi docente dell’Università di Tunisi a parlare della Massoneria in un convegno dal titolo “Il Mediterraneo che unisce” organizzato a Cagliari in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi

 

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Bologna 16 aprile 2011 – Convegno “Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l’Italia”.

Bologna 16 aprile 2011 – Convegno “Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l’Italia”.

A Bologna, 16 Aprile 2011 presso l’Hotel Carlton, via Montebello, 8, per il ciclo di iniziative inserite nel programma ufficiale delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia promosse del GOI, si terrà il Convegno “Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l’Italia”.

L’evento, aperto al pubblico, è stato patrocinato dalla Provincia di Bologna, dall’Università di Bologna e dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna. Al termine delle relazioni il Coro del Collegium Musicum Almae Matris dell’Università di Bologna presenterà un repertorio di Canti risorgimentali.
Conclusioni saranno del Gran Maestro Gustavo Raffi.

 

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