21 maggio 2011 – Dell’Unità italiana e altri scritti politici.

21 maggio 2011 – Dell’Unità italiana e altri scritti politici.

di Giuseppe Mazzini

Camerano, Gwynplaine edizioni, 2011, pp. 169

I temi dell’Italia unita e indipendente e dell’aspirazione rivoluzionaria alla libertà e all’uguaglianza sono i fili conduttori che legano gli scritti politici proposti in questo volume. Proprio “Dell’unità italiana” si intitola il primo saggio della raccolta, nel quale Mazzini muove una radicale critica al federalismo, illustrando i motivi per cui l’Italia doveva “costituirsi repubblicana, una e indivisibile”. Una riflessione oggi più che mai attuale, che smonta il mito federalista e afferma con forza la necessità di uno stato italiano forte e solidale. Seguono gli scritti “D’alcune cause che impedirono finora lo sviluppo della libertà in Italia”, “istruzione generale per gli affratellati nella Giovine Italia” e infine il saggio “Interessi e principi”.

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Roma 19 maggio 2011 – Il 28 maggio a Milano il convegno ‘Va pensiero’, dalla Lombardia per l’Italia

Roma 19 maggio 2011 – Il 28 maggio a Milano il convegno ‘Va pensiero’, dalla Lombardia per l’Italia

Talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone, conclude i lavori il Gran Maestro Gustavo Raffi

Si terrà sabato 28 maggio, a Milano, presso il Teatro Nuovo in piazza San Babila, il convegno ufficiale del Grande Oriente d’Italia dal titolo “Va Pensiero dalla Lombardia per l’Italia”. L’evento, aperto al pubblico, si inserisce nell’ambito del programma per le celebrazioni organizzate dal GOI per l’Unità d’Italia sotto il filo conduttore ‘Dopo 150 anni, per restare insieme’.

Si partirà alle 15 con un omaggio alla Bandiera per poi proseguire con il saluto alle Autorità presenti. Alle 15,30 Alessandro Cecchi Paone introdurrà i lavori. Interverranno Morris Ghezzi, Grande Oratore del GOI e Paolo Peluffo, Consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri. Alle 16 Alessandro Cecchi Paone condurrà un talk show che vedrà la partecipazione di Santi Fedele (Università di Messina), di Paolo Gastaldi (Università di Pavia), di Angelo Scavone (Università di Bologna), di Salvatore Veca (Università di Pavia) e del senatore Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico di Palazzo Giustiniani per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.

Alle 17, nel corso di un breve intervallo, verrà accolto un ospite a sorpresa. A tracciare le conclusioni, previste per le 18, sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

Roma, Villa il Vascello, 19 maggio 2011

 

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20 maggio 2011 – Esoterismo e politica.

20 maggio 2011 – Esoterismo e politica.

di Giorgio Galli

Soveria Mannelli, Rubbettino editore, 2010, pp. 207

L’esoterismo e i suoi rapporti con la cultura politica e il potere; da Scientology al nazismo, da Reagan e l’astrologia al papato, dalle società segrete statunitensi alla politica italiana. Giorgio Galli conduce un’indagine sulla genesi dei miti storici e sui rapporti tra storia e mito svelando le procedure di costruzione del consenso che si celano dietro alcune ideologie politiche che hanno avuto presa nel tempo.

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19 maggio 2011 – Il contributo di Pisa all’Unità d’Italia 1859-1861.

19 maggio 2011 – Il contributo di Pisa all’Unità d’Italia 1859-1861.

Comitato Provinciale per le Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia

Pisa, Edizioni ETS, 2011, pp. 270

“Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia”. Con queste parole il 17 marzo 1861 veniva ufficialmente proclamata la nascita del Regno d’Italia e la Penisola non era più un indistinto assortimento di Stati, sebbene per completare l’unità mancassero ancora il Veneto e la città di Roma.
Questa mostra pertanto rappresenta un’importante occasione per spiegare come l’unità del nostro Paese sia stato un progetto “in divenire”, ma anche per considerare quanto tempo e sacrifici (anche di vite umane) abbiano richiesto le integrazioni territoriali, che hanno dato alla nostra Penisola l’attuale aspetto geografico politico.
Una profonda riflessione sulle tappe che hanno punteggiato il cammino degli Italiani verso l’unità è quanto mai indispensabile, così come occorre sottolineare l’importanza delle singole realtà locali nel processo di unificazione nazionale.

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18 maggio 2011 – 17 marzo 1861. L’Inghilterra e l’Unità d’Italia.

18 maggio 2011 – 17 marzo 1861. L’Inghilterra e l’Unità d’Italia.

di Pietro Pastorelli

Soveria Mannelli, Rubbettino editore, 2011, pp. 170

Attraverso un’attenta rilettura delle fonti disponibili, in particolare i carteggi cavouriani nella loro recente edizione completa e le carte edite dagli archivi inglese, francese e prussiano, il volume illustra il contributo dato dall’Inghilterra al conseguimento dell’Unità d’Italia nel periodo gennaio 1860-marzo 1861.
La ricerca nasce dal ritrovamento dell’originale del dispaccio con cui Cavour chiedeva al governo di Londra il riconoscimento del Regno d’Italia e si sviluppa illustrando la documentazione attraverso la quale il lettore può formulare un proprio giudizio sulla validità o meno del mito della “perfida Albione”, creato in tempo fascista e di cui si nota ancora l’influenza nella storiografia del dopoguerra.

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16 maggio 2011 – Rivista “Oriente e Occidente” n. 4.

16 maggio 2011 – Rivista “Oriente e Occidente” n. 4.

Gian Domenico Bigi
‘Abd Al-Qâdir e la Massoneria
Un iniziato tra Oriente e Occidente

Contenuto:

I – ‘Abd Al-Qâdir e la Massoneria
Cenni biografici
Sulla «tolleranza»
Un libro di Bruno Etienne, Abd el-Kader et la Franc-Maçonnerie
La funzione di ‘Abd Al-Qâdir
Himmah

II – ‘Abd Al-Qadir, «Massone operativo»
La Smala
Il 32° grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato
La Città dei salici
I sette stendardi del Califfato
Il Quadro di Loggia
Il Santo Impero
L’Occidente, «arroseur arrosé»

Dîwân al-awliyyâ’
Il Re del Mondo
Al-Malâ’u-l-a’lâ
La sura An-Nâs
Mâ al-Bannâ?
Dîwân
La Loggia celeste

Conclusione
Bibliografia

Presentazione:
L’Emiro ‘Abd Al-Qâdir al-Jaza’irî è un rappresentante eminente del Tasawwuf (l’esoterismo islamico): noto soprattutto in Francia per ragioni storiche è pressoché sconosciuto in Italia. La sua elevata funzione spirituale, tuttavia, è tale da oltrepassare contingenze, confini territoriali rivolgendosi non ad un singolo popolo europeo ma all’Occidente in generale. Gli occidentali che tentarono di appropriarsi della figura di ‘Abd Al-Qâdir per ragioni propagandistiche non poterono neppure immaginare che attraverso questo iniziato autentico ed «effettivo» fosse l’Oriente a voler esercitare la propria influenza spirituale sull’Occidente. L’Autore di questo studio dimostra in modo chiaro ed evidente come gli occidentali, totalmente  ignari delle possibilità indefinite dell’«azione di presenza» di un certo rango iniziatico, giocarono infine solo la parte dell’arroseur arrosé. Lungi dall’essere un elemento passivo, l’Emiro fu invece sempre consapevole della propria funzione di collegamento e di mediazione che si esercitò non solo sul piano «orizzontale» ma soprattutto su quello «verticale». In questo senso, l’iniziazione massonica di ‘Abd Al-Qâdir assume un significato ed una portata fino ad ora ignorati dalla quasi totalità dei Massoni contemporanei così come dai profani e si profila come una possibilità di rivivificazione della Massoneria attraverso «l’aiuto dell’Oriente» auspicato da René Guénon. Tale possibilità, inoltre, viene garantita non solo dalla presenza di ‘Abd Al-Qâdir ma dagli anelli della «catena akbariana» (cioè derivante dallo Shaykh Muhyiddîn Ibn ‘Arabî) che come l’Emiro esercitarono la funzione di istmo tra Oriente e Occidente: si tratta dello Shaykh Elish el-Kebîr e dello Shaykh ‘Abd Al-Wâhid Yahyâ (René Guénon).

€ 15,00
Pagine 200

Per ordini: ordini@oriente-e-occidente.com

 

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Siena 21 maggio 2011 – Incontro con il Gran Maestro Onorario Nedo Fiano.

Siena 21 maggio 2011 – Incontro con il Gran Maestro Onorario Nedo Fiano.

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Sabato 21 maggio alle 18, nella sala dei concerti dell’Accademia Chigiana a Siena (Via di Città 89), il giornalista Stefano Bisi, presidente del Collegio circoscrizionale toscano, intervisterà Nedo Fiano, uno dei maggiori e attivi testimoni della Shoa. Ottantasei anni, 45 dei quali vissuti da libero muratore, Nedo Fiano ha perso l’intera famiglia nei campi di concentramento, dove anche lui fu prigioniero ad Auschwitz, deportato da Firenze nel 1944 all’età di 13 anni. La sua matricola di prigioniero era A5405.
Rimasto orfano a 18 anni, e dopo la sua liberazione l’11 aprile 1945 da Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga, ha dedicato l’intera vita alla lotta per la libertà, contro la follia nazifascista e ogni totalitarismo. Nel libro ‘A 5405. Il coraggio di vivere’, ha raccontato la sua esperienza di deportato.

“Cercate di ricordare cosa è accaduto e preparatevi a difendere il vostro diritto e il diritto degli altri”, ha detto Fiano ai fratelli riuniti in Gran Loggia a Rimini che quest’anno lo hanno acclamato Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia.

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Milano 18 maggio 2011 – Cinema e Unità d’Italia. Penultimo incontro della Rassegna al Museo del Risorgimento in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.

Milano 18 maggio 2011 – Cinema e Unità d’Italia. Penultimo incontro della Rassegna al Museo del Risorgimento in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.

Il ciclo di conferenze “All’Oriente d’Italia. Unità, Massoneria e Saperi tradizionali” che da due mesi impegna a Milano il Museo del Risorgimento sta per volgere al termine. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia, ha attirato specialisti e curiosi e il 18 maggio (ore 18) con l’incontro “Il Risorgimento in Sala. I maestri massoni e le origini del cinema italiano”, penultimo della rassegna, la discussione interesserà un settore particolare, quello della cinematografia italiana dove cronache storiche e ideali patriottici diventarono alimento per la costruzione della nostra identità nazionale all’indomani dell’unità.

Bernardino Fioravanti, responsabile del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia, e Giovani Lasi, storico del cinema dell’Università di Bologna, spiegheranno, con l’ausilio di proiezioni di brani di film, gli esordi del cinema italiano e del suo ruolo propagandistico per fare gli Italiani. Fioravanti, in particolare, parlerà della sensibilità espressa da alcuni massoni verso questa forma d’arte, intesa come strumento di educazione e progresso con la diffusione degli ideali di civiltà moderna portati avanti dal Risorgimento. Farà conoscere anche l’attività del Grande Oriente d’Italia di oggi per salvaguardare queste testimonianze e ricordare l’azione pedagogica svolta nel nostro Paese attraverso il cinema. La Presa di Roma (1905) e Il Piccolo Garibaldino (1909) sono infatti due film che il Grande Oriente ha contribuito a diffondere nel mondo con il volume, in italiano e in inglese, Risorgimento, massoneria e istituzioni: l’immagine della Nazione nel cinema muto (1905-1909) e che, per il 150esimo anniversario Unità d’Italia, ha collaborato a restaurare, salvandoli così dalla perdita e dall’oblio.

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