“Venezia Esoterica. Tra tradizione e sviluppo” è il titolo del convegno, organizzato nella città della laguna dal Grande Oriente d’Italia d’Italia, su iniziativa del Collegio Circoscrizionale del Veneto, per celebrare i trecento anni di Libera Muratoria moderna. All’incontro che è stato dedicato alla storia e alla cultura della Massoneria della Serenissima, sono intervenuti : Antonio Colucci (“Cenni di storia delle logge e dei massoni veneziani”; Elda Levi (“Le donne curiose di Goldoni e la curiosità delle donne”), Luizio Capraro (“Alchimia, Ermetismo e Qabbalah a Venezia”), Vincenzo Lucchese (“La Chiesa della Maria Maddalena, Tempio della Sapienza”), Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia (“Dalla via della seta alla nuova via massonica del III millennio”). Ha introdotto i lavori Giampiero Metidoro, presidente del Collegio veneto del Grande Oriente. Le conclusioni sono state affidate al Gran Maestro Stefano Bisi. “Le nostre logge sono un luogo di confronto e di dialogo, dove non ci sono fanatici, irrigiditi nelle proprie idee, ma uomini pronti a mettersi in discussione, a capire le ragioni dell’altro. Questo è il messaggio della Libera Muratoria, che viene lanciato anche oggi da Venezia”, ha detto. “Nel 1738 un papa fiorentino, Clemente XII, che ce l’aveva con i massoni, per i loro segreti. E’ tipico dei regimi totalitari pretendere di eliminare ogni sfera intima e di riservatezza di cui ha diritto ogni persona. E da Venezia, che è città di incontro e culture da sempre lanciamo un messaggio affinché ci sia fratellanza tra tutti gli uomini. Ci sono ventate sempre più forti di razzismo, ecco a queste ventate di razzismo dobbiamo opporre il vento della fratellanza e della libertà, un vento che nessun filo può bloccare”, ha proseguito il Gran Maestro, aggiungendo: “La Libera Muratoria continua a dare il respiro al mondo, cresce e prospera da nord a sud del mondo e dell’Italia e non si lascerà abbattere dai dogmatici, da coloro che ergono contro di essa muri di pregiudizio, come qualcuno sta facendo. La storia ci insegna -ha sottolineato- che la Massoneria è la prima a finire nel mirino dei regimi totalitari e delle dittature. Lo fece il fascismo, quando, nel 1925 approvò una legge per abolirla. Fu l’inizio della fine delle libertà per tutti. E questo non deve più accadere”.
Si è trattato di un evento importante per il Collegio del Veneto Euganeo, ma sopratutto per la città di Venezia che ha dimostrato l’interesse dei cittadini alla nostra istituzione con una partecipazione di pubblico impensabile fino a ieri. Anche associazioni culturali profane hanno partecipato ed hanno voluto ringraziare a nome della città il Nostro Gran Maestro che con la Sua presenza ha arricchito la città stessa. Un particolare ed affettuoso ringraziamento ai Fratelli che hanno organizzato l’evento, da riproporre in un immediato futuro.