Dante 700. Il lirismo del Sommo Poeta rivisitato da Ivano Marescotti, Franco Costantini e Raffaello Bellavista a Brisighella, uno dei piu’ antichi borghi d’Italia

Serata dantesca a  Brisighella, borgo del ravennate tra piu’ antichi e affascinanti d’Italia  venerdì  30 luglio, nell’ambito del Festival Suoni e Parole, un simposio informale tra le pietre di Luna con la direzione artistica dell’Accademia del Melo Silvestre e patrocinata dal Comune, dalla Pro Loco e dall’unione della Romagna faentina. A intepretare il lirismo di Dante e di altri grandi poeti toscani nel Parco del Convento dell’Osservanza, Ivano Marescotti e Franco Costantini, accompagnati da Raffaello Bellavista al pianoforte. Uno spettacolo sospeso tra modernità  e tradizione,  tra sonetti della grande poesia italiana e  antiche cante romagnole,  che si è svolto nel pieno rispetto delle misure sanitarie.

Nel Canto XXVII dell’ Inferno, 49-51, si rintraccia un riferimento a  Maghinardo Pagani da Susinana, fondatore di Brisighella che combatté dalla parte guelfa di Firenze nella battaglia Campaldino nel 1289, cui partecipò notoriamente anche Dante Alighieri; ma poi fu a lungo un campione dei ghibellini di Romagna, in alleanza con gli Ordelaffi di Forlì. Comportamento contraddittorio stigmatizzato dal Fiorentino che scrive: Le città di Lamone e di Santerno conduce il lïoncel dal nido bianco che muta parte da la state al verno.



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