Luigi De Magistris non è stato tenero nei confronti della massoneria, ha espresso giudizi forti, s’è anche lamentato di essere perseguitato da poteri massonici. Eppure il 17 ottobre il sindaco sarà presente a un evento organizzato a Napoli dal Collegio dei maestri venerabili della Campania-Lucania del Grande Oriente d’Italia. Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, di cosa parlerete a Napoli? «Parleremo di diritti, di libertà di associazione. Un confronto che faremo anche con alcuni europarlamentari su un argomento di attualità, perché di libertà di associazione si parla molto negli ultimi tempi. È confermata la presenza del sindaco di Napoli e questo ci fa piacere perché è l’autorità che rappresenta i cittadini». Com’è nata l’idea di invitare De Magistris? «È il sindaco di Napoli e noi ovunque facciamo gli incontri pubblici invitiamo le autorità del posto. Il sindaco di Napoli è l’autorità che rappresenta la città, quindi lo abbiamo invitato molto volentieri». Vi hanno dato fastidio le sue precedenti affermazioni negative contro i poteri massonici e le logge coperte? «Noi ci confrontiamo con tutti. De Magistris ha parlato spesso di logge coperte, deviate. Il Grande Oriente d’Italia non è né coperto né deviato e quindi riteniamo che non si riferiva a noi». Che discorso si aspetta da lui? «Questo lo si dovrebbe chiedere a lui. Quello che pensa della massoneria posso chiederglielo il prossimo martedì, quando ci incontreremo». I rapporti con la Bindi sono ancora tesi o state interloquendo anche con lei? «L’onorevole Rosy Bindi ha chiesto gli elenchi di Sicilia e Calabria e non ci sono novità da questo punto di vista. Lei ha fatto i sequestri, noi abbiamo presentato una denuncia alla Corte europea per i diritti dell’uomo e alla Procura della Repubblica di Roma perché crediamo che sia stato commesso un abuso». Con De Magistris è solo un rapporto istituzionale o pensa che potrete avviare un dialogo anche in futuro? «Noi abbiamo invitato il sindaco di Napoli». Quindi solo l’autorità e non il vecchio magistrato? «Non si può anche invitare il vecchio magistrato, in questo caso abbiamo invitato il sindaco di Il gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi Le critiche dell’ex pm Molto dure contro le logge e presunti poteri massonici Napoli. Noi parliamo con tutti quelli, vecchi o nuovi, che hanno voglia di parlare e confrontarsi, siamo aperti a tutti senza pregiudizi». Da quando il Grande Oriente ha reso più facile e pubblica la procedura per avvicinarsi, molta gente inaspettatamente ha risposto. Lei pensa che il pregiudizio che c’è stato per anni nei confronti della massoneria sia venuto meno? È merito anche della vostra apertura? Cosa pensa di come vi percepisce la gente? «Noi cerchiamo da tempo di essere presenti con tante iniziative pubbliche nel territorio italiano, abbiamo celebrato i 70 anni della Repubblica Italiana con tante iniziative in giro per l’Italia. Ci sono molte persone che entrano in contatto con noi perché desiderano anche iniziare un percorso spirituale, di crescita interiore e questo vuol dire che nella società italiana se ne sente l’esigenza. In seguito verranno esaminati coloro che desiderano fare questo passo». Pensa che la vicenda della P2 sia stata molto romanzata oppure erano dei reali, anche se isolati, soggetti deviati? «La vicenda P2 è quella di una loggia deviata. Loggia Propaganda era una loggia del Grande Oriente d’Italia che, anche per errore da parte dei vertici del Grande Oriente, prese una strada non regolare. La loggia regolare è quella che si riunisce nei templi per fare la riunione rituale». Invito «In ogni città dove andiamo dialoghiamo con le autorità» (di Manuel Fondato)