Dopo il grande successo riscosso durante le Giornate di Primavera del Fondo per l’Ambiente Italiano, il Grande Oriente d’Italia, in occasione delle celebrazioni dell’Equinozio d’Autunno e della Breccia di Porta Pia, ha deciso di riaprire sabato 18 e domenica 19 settembre, nel pieno rispetto delle norme anti Covid, i cancelli del Vascello per offrire ai fratelli, alle loro famiglie e ai loro amici la possibilità di partecipare a visite guidate a cura del Fai. E sono stati, anche in questa occasione, tantissimi i visitatori che hanno partecipato ai mini tour organizzati, nel piuà assoluto rispetto delle norme anti Covid. dal Fondo per l’Ambiente Italiano insieme al Grande Oriente all’interno della storica villa, che è la sede nazionale del Goi.
Un’occasione che è stata davvero unica per scoprire l’affascinante ed eroica storia che si cela tra le antiche mura della villa che si erge sul Gianicolo, tra Porta San Pancrazio e via delle Fornaci, ma le cui fondamenta risalgono al 1633. Fu in quell’ anno, come racconta nel suo libro “L’Architettrice” (Einaudi) la scrittrice Melania Mazzucco, ospite al Vascello nella serata di domenica 19, che Plautilla Bricci, la prima architetto donna della modernità progettò su commissione di Elpidio Benedetti, abate al servizio del cardinale Mazzarino, e pose la prima pietra di un originalissimo edificio barocco, andato completamente distrutto nel giugno del 1849, durante la difesa della Repubblica Romana contro le truppe papaline e francesi. E sulle cui rovine oggi sorge un preziosissimo albero della canfora, che è tra i tesori del curatissimo parco insieme all’antico e maestoso tiglio che domina il colle.
L’attuale edificio neo rinascimentale, ricostruito successivamente sulle ceneri di una delle dependance della villa e in questi anni sottoposto ad un accurato restauro, lascia altrettanto incantati i visitatori. A pianterreno ci sono la sala dei Gran Maestri, sulle cui pareti campeggiano i ritratti di tutti coloro che sono stati alla guida del Goi, a partire da Giuseppe Garibaldi sino all’attuale Gran Maestro Stefano Bisi; la biblioteca, che ospita oltre 12 mila volumi, la sala di lettura, caratterizzata da una pregiata boiserie. Al primo piano altri ambienti, preziosamente decorati, tra cui la sala dell’archivio. E po la terrazza con la sua balaustra liberty che si affaccia sul verde.