Ferrara: Mostra su Elia Rossi con il contributo del GOI
Vetrina con il contributo del Grande Oriente d’Italia alla mostra “Elia Rossi Bey (1816-1891) israelita ferrarese, medico al Cairo al tempo del colera”, Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara
È in corso a Ferrara, presso il Museo Civico di Storia Naturale (Via de Pisis, 24) dal 29 aprile al 3 giugno, con apertura dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 18.00 a ingresso libero, una mostra dedicata alla figura di Elia Rossi, israelita ferrarese, medico al Cairo al tempo del colera. Attraverso documenti originali l’esposizione ripercorre la straordinaria vicenda umana e professionale di Elia Rossi che, nella prima metà dell’800, dal ghetto ferrarese approdò sulle sponde dell’Egitto per perseguire i suoi ideali liberali, profondendosi nell’impegno professionale, scientifico e sociale a favore della scienza e del Paese egiziano.
Il Grande Oriente d’Italia, tramite il Servizio Biblioteca, ha collaborato all’allestimento della mostra attraverso il prestito per l’esposizione del Diploma massonico in pergamena con inchiostro speciale rilasciato e firmato da Domenico Angherà, Gran Maestro e Gran Commendatore ad vitam del Supremo Consiglio del 33° del R.S.A.A. del G:.Or:. It:. Valle del Sebeto, che conferisce al Fr:. Muhammad Tewfik figlio di Ismail, Principe ereditario d’Egitto, il grado di Cavaliere Kadosch. Il Diploma è redatto in quattro lingue: latino, italiano, francese e inglese (Napoli, 26 marzo 1873 E:.V:.) della collezione dell’Archivio Storico del G.O.I.
Il Servizio Biblioteca ha inoltre fornito informazioni sull’ambiente massonico egiziano tramite la rivista “Egitto Massonico” del Fondo Francesco Landolina conservato presso il Servizio Biblioteca dove risulta la nomina del Dr. Elia Rossi Bey nel 1883 a Gran Maestro del Rito di Memphis del Santuario del Grande Oriente d’Egitto, nella Massoneria Egiziana «aperta a qualunque fede religiosa e politica», ai cui ideali liberali ed egualitari Rossi, mazziniano e carbonaro, aveva aderito con entusiasmo.
Alla esposizione documentaria hanno contribuito con il prestito di documenti, libri, reperti importanti istituzioni quali la Bibliotèque Nationale de France, la Biblioteca del Ministero degli Affari Esteri, la Biblioteca della Fondazione CEDC (Centro Documentazione Ebraica Contemporanea) Milano e la Comunità Ebraica di Ferrara e diverse biblioteche universitarie.
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