Il Grande Oriente d’Italia si interroga sui Valori dell’Occidente, a Ferrara, sabato 16 novembre, ore 15 e 30, presso la Sala Imbarcadero 2 del Castello Estense. Sarà l’occasione per ricordare gli importanti contributi che la libera muratoria ha dato allo sviluppo di quel patrimonio di valori che contraddistingue la ricchezza ideale e morale dell’Occidente e che può essere facilmente ricondotta a quei principi di matrice illuministica che sfociarono nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. La massoneria intende anche rivendicare il proprio ruolo di garante di quei valori fondanti dell’Europa e dell’intera cultura occidentale; non solo orgogliosa del proprio passato, ma anche moderna e propositiva che, nel solco della tradizione, trova uno spazio di incontro proponendosi come luogo ideale di dialogo e mediazione, all’insegna di quel principio di tolleranza che rappresenta uno tra i suoi riferimenti ideali. Non solo tolleranza intesa come difesa dei principi di libertà di opinione, di parola e di espressione, ma anche come processo attivo attraverso il quale ci si pone nelle migliori condizioni per comprendere il punto di vista dell’altro. Una massoneria che, ben salda nelle proprie radici, è più che mai vitale e che continua a dare frutti per il bene e il progresso dell’umanità.
All’appuntamento del 16 novembre, moderati da Stefano Mandrioli della Loggia G. Savonarola (104) di Ferrara, porteranno contributi: Marco Veglia dell’Università di Bologna (Un “passaggio a Occidente”. La massoneria e il nomos della terra); Francesco Sberlati, sempre dell’Università di Bologna (Genesi dello stato di diritto. Le costituzioni della Repubblica Cisalpina); Antonio Cecere dell’Università di Roma Tor Vergata (Il diritto di esistenza e la costruzione della città dell’uomo); Marco Rocchi dell’Università di Urbino (I liberi muratori, esploratori nelle nuove frontiere dei diritti). Introduce Mario Martelli, presidente del Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna.
Ingresso libero al convegno.