Tra i cento monumenti che l’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per i 150 dell’Unità d’Italia ha deciso di restaurare in Italia, spicca, per dimensioni e collocazione, quello dedicato a Dante Alighieri in piazza Santa Croce a Firenze. Il restauro del monumento viene presentato in occasione della mostra che la Biblioteca Nazionale di Firenze dedica a “DANTE VITTORIOSO. IL MITO DI DANTE NELL’800”.
In concomitanza con l’inaugurazione dell’esposizione “DANTE VITTORIOSO. IL MITO DI DANTE NELL’800” che prende il via il 31 maggio alla Biblioteca Nazionale, Firenze ritrova il suo Dante.
La colossale effige del “Sommo Poeta” è stata sottoposta, negli scorsi mesi, ad un completo intervento di restauro, integralmente sostenuto dall’Unita Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per i 150 dell’Unità d’Italia.
Va segnalato come il restauro del Dante, sito in Piazza Santa Croce, non sia l’unico intervento a Firenze e in Toscana. Sempre nell’ambito del Progetto “I luoghi della Memoria” (progetto speciale per il 150 dell’Unità d’Italia, ideato dal Consigliere Paolo Peluffo), a Firenze, oltre al monumento di Piazza Santa Croce sono stati programmati, in collaborazione con il Comune di Firenze e la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, i restauri dei Monumenti a Bettino Ricasoli, a Daniele Manin, a Manfredo Fanti, a Ubaldino Peruzzi e ai caduti di Mentana. Inoltre, su progetto della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, sta per essere attivato il restauro dei Monumenti all’interno della Basilica di Santa Croce in Firenze. Mentre, su progetto della Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Lucca e Massa Carrara, è previsto il restauro del Monumento a Pellegrino Rossi a Carrara e su progetto della Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropolgici per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, è previsto il restauro di Giovanni Boccaccio a Certaldo.
La programmazione generale degli interventi citati è stata coordinata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana e dalle Soprintendenze della regione con la collaborazione della Prefettura di Firenze e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Unità Tecnica di Missione.
Certo però che, sia per la collocazione accanto alla Basilica di Santa Croce, vale a dire ad uno dei monumenti simbolo di Firenze, sia per le colossali dimensioni (l’effige è alta quasi 10 metri e il manufatto ha una base quadrata di 4 metri e mezzo di lato), il restauro del monumento a Dante Alighieri assumere un rilievo particolare.
Autore dell’opera è Enrico Pazzi (1819 -1899), scultore già allievo del Sarti a Bologna e molto attivo a Firenze attorno al 1860 dove, nello studio di Duprè, si accosterà al romanticismo del maestro.
Nel 1851 Pazzi aveva eseguito un piccolo modello della statua di Dante Alighieri con il proposito di farne una copia colossale in marmo da offrire al Municipio di Ravenna, sua città natale.
Il Municipio di Ravenna aveva però rifiutato l’offerta a causa dell’enorme spesa che avrebbe dovuto sostenere anche se, successivamente, data l’ammirazione suscitata dal modello, era stato deciso di costituire un Comitato per aprire una pubblica sottoscrizione al fine di realizzare l’opera ed offrirla al Comune di Firenze affinché fosse collocata in una pubblica piazza come “espiazione dell’esilio dato al grande poeta dai suoi cittadini”.
Raccolta la somma non rimaneva che eseguire l’opera e, a tal fine, venne utilizzato un blocco di marmo di Carrara di grandi dimensi