“Una testimonianza di profonda umanità che ha dato volto alla vera politica, quella che si impegna con ragione e passione al servizio delle persone. Nell’anno delle celebrazioni per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia, l’esempio del Fratello Lando Conti aiuta ad affrontare le lotte quotidiane per la giustizia sociale e la democrazia”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, ricorda Lando Conti nel 25° anniversario della scomparsa dell’ex sindaco di Firenze, barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse il 10 febbraio 1986.
“Chi pensava di uccidere la sua storia di libertà in quel freddo pomeriggio di febbraio – sottolinea l’avvocato ravennate alla guida della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani – non poteva comprendere, nel delirio della violenza cieca, che le idee non si possono fermare con il piombo. A venticinque anni dalla scomparsa di un massone autentico, continuiamo la sua missione civile di libertà e fraternità. Nel saluto che Lando Conti rivolse al Consiglio Comunale il 18/4/1984 che lo eleggeva sindaco di Firenze, si legge: ‘Sono dell’opinione che nei prossimi mesi sia meglio andare di più nella città e non limitare il dibattito al Palazzo. Non siamo portatori di interessi particolari ma di interessi generali che evidentemente valutiamo dal nostro punto di vista, ma non siamo mai disposti a barattare per un interesse particolare’. Era la lezione altissima di un uomo vero, per il quale libertà, democrazia e giustizia vanno riconquistate ogni giorno”.
“Per questa coerenza – rimarca Raffi – Lando Conti ha pagato il prezzo più alto. Ma come per Giordano Bruno e altri martiri della libertà, la tragica e irragionevole morte non ha potuto fermare il pensiero di verità che corre sulle gambe di mille altri Fratelli, Uomini del dubbio come lui, che lottano in ogni ambito e in ogni terra per far spazio alla luce. La sua stella di Maestro di Vita – conclude il Gran Maestro del G.O.I.- è sempre nel Pantheon dei cercatori di sfide infinite. Perchè Lando Conti è cittadino dell’Umanità”.
“Lando Conti – sottolinea una nota del G.O.I. – divenne libero muratore il 22/11/1957 nella loggia ‘G. Mazzini n. 62’ di Prato, all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia e fu Fratello massone della Loggia ‘Abramo Lincoln, oggi ‘Lando Conti'”.
(AdnKronos) 9 FEB 2011