Il saluto in sala del sindaco Honsell: “non posso che esprimere la mia soddisfazione per l’iniziativa e sperare che possiate trovare forme di dialogo con tutte le altre componenti migliori della nostra società”.
“Futuro chiama Italia. La battaglia delle idee contro gli interessi di parte”, è il tema scelto dal Grande Oriente d’Italia per l’undicesimo seminario di studi massonici che si è svolto il 3 dicembre a Udine, nel Palazzo Kechler, a cura del Collegio Circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia e dell’Associazione Culturale “Libero Pensiero” della città. “Dobbiamo andare avanti, con coraggio”, è il messaggio lanciato dal Gran Maestro Stefano Bisi pensando a un futuro per costruire e al quale la Massoneria partecipa come laboratorio di speranza.
In apertura il sindaco di Udine Furio Honsell, nel salutare il pubblico, ha evidenziato la rilevanza dei convegni del Grande Oriente d’Italia che consentono la riflessione e testimoniano “quanto la nostra società crei degli spazi per riflettere su se stessa e su come affrontare le grandi sfide”. “Noi viviamo un’epoca – ha aggiunto il sindaco – in cui c’è da tante parti l’assalto alla libertà di pensiero, un assalto costante anche alla razionalità. Viviamo un’epoca in cui c’è chi amplifica le tensioni, lo stress, l’ansia. E tutto questo forse è dovuto al fatto che non riflettiamo sulla nostra capacità di cogliere, in piena libertà, il senso delle cose”. “I vostri tre pilastri (libertà, uguaglianza, fraternità, ndr) – ha detto ancora – sono poi quelli della Rivoluzione Francese e sono da voi attualizzati. Sono un’autentica energia e quindi non posso che esprimere la mia soddisfazione per l’iniziativa e sperare che possiate trovare forme di dialogo con tutte le altre componenti migliori della nostra società”.
Sono intervenuti al convegno: l’avvocato Giovanni Maria Cecconi, lo storico Fulvio Salimbeni, il senatore Riccardo Mazzoni e il costituzionalista Omar Chessa. A dare il via ai saluti il neo eletto presidente circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia del Grande Oriente d’Italia, Guido Ricci, e il presidente delle logge udinesi Marco De Carli. Al termine della serata sono state consegnate le due borse di studio bandite con il “Premio Antonio Celotti” – istituito nell’aprile 2010 con cadenza biennale e riservato a giovani laureati dell’ateneo udinese – dedicato appunto ad Antonio Celotti decano della Massoneria della regione, scomparso nel giugno del 2009 all’età di 103 anni.
“Avanti, con coraggio”. Il Seminario a Udine dedicato alla costruzione di una società migliore