Uccidere il tiranno di John Milton
giovedì 26 maggio ore 18.00
Un talk show su politica, filosofia e attualità con:
Claudio Bonvecchio (Università dell’Insubria)
Giulio Giorello (filosofo e docente dell’Università degli Studi di Milano)
Gianluigi Nuzzi (giornalista di Libero, saggista e autore de L’infedele di Gad Lerner)
Massimo Rizzardini (Università degli Studi di Milano)
Coordina:
Paola Magni
Se gli uomini dentro di sé fossero governati dalla ragione, e non consegnassero in generale il proprio intelletto a una doppia tirannia, l’una della tradizione all’esterno e l’altra delle passioni cieche all’interno, capirebbero meglio che cosa significhi favorire e sostenere il tiranno di una nazione.
È un dovere, oltre che un diritto, uccidere i tiranni? Non basta “sputargli in testa”, come dichiarò Calvino, maestro della Riforma, nel 1561? O bisogna davvero ricorrere alla Spada, e infine chiamare un iranno a rendere conto dei propri atti, e dopo debita condanna deporlo e metterlo a morte”? Sono solo alcune delle domande che si pone John Milton nel suo pamphlet Uccidere il tiranno (The tenure of Kings and Magistrates), recentemente riproposto da Raffaello Cortina Editore con una prefazione di Giulio Giorello, filosofo e docente dell’Università degli Studi di Milano.
Giovedì 26 maggio, alle 18.00, nella sala conferenze del MAGA Museo Arte Gallarate, Claudio Bonvecchio (Università dell’Insubria), Gianluigi Nuzzi (giornalista di Libero, saggista e autore de L’infedele di Gad Lerner) e Massimo Rizzardini (Università degli Studi di Milano) ne discutono con Giulio Giorello in un talk che toccherà argomenti di filosofia, politica, storia e soprattutto attualità. Autore del celebre poema Paradiso perduto e dell’Aeropagitica, ovvero il Discorso per la libertà della stampa, John Milton bollava come “tiranno” non solo colui che arriva al potere con torto, ma anche con diritto. Colui che regna solo per la sua fazione, in luogo del bene comune. Colui, ancora, che non deve avere il privilegio dell’esenzione delle pene di legge, ma che deve scontare la pena. “Non in quanto re: in quanto colpevole”.
Presentata e condotta da Paola Magni, la serata si pone l’obiettivo di favorire e promuovere il confronto fra la cittadinanza e quattro specialisti della scienza della politica: un’occasione per affrontare, con equilibrio ed eleganza, i temi “caldi” e spinosi del pensiero politico.
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Il MAGA – Museo Arte Gallarate per ricchezza della collezione permanente è una delle realtà più importanti sul territorio nazionale. Il piano per la promozione delle arti visive comprende un ricco programma di mostre temporanee dedicate agli artisti più importanti del ventesimo secolo e alle ricerche contemporanee. La Collezione permanente, in continuo incremento e costituita da più di 5.000 opere, propone un ricco ed articolato panorama degli orientamenti che hanno animato la scena artistica nazionale dalla metà del Novecento ai giorni nostri. Il Dipartimento educativo crea e sviluppa costantemente progetti specifici per ogni fascia di utenti, dalle visite guidate ai laboratori per bambini, ai workshop con artisti, alle lezioni per studenti universitari e per un pubblico adulto, confermando la concezione del museo come punto di incontro tra la ricerca artistica, le relazioni interdisciplinari e lo studio, aperto a persone di ogni età e provenienti da ogni settore. Tra i servizi del MAGA il bookshop, l’emeroteca, la biblioteca specialistica e gli archivi storici. All’interno del museo il MAGA Bar, disegnato dall’artista spagnolo Martì Guixè.
Il MAGA fino al 19 giugno ospita Giacometti. L’anima del Novecento.
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