ROMA – Il Grande Oriente d’Italia è pronto a contribuire al restauro del monumento equestre di Giuseppe Garibaldi sul Gianicolo danneggiato da un fulmine durante un temporale la notte del 6 settembre scorso.
L’opera realizzata dallo scultore e massone toscano Emilio Gallori è stata danneggiata al basamento, parte del quale è crollato. Inoltre un bassorilievo è rimasto danneggiato. Il fulmine ha colpito trasversalmente il monumento spaccando un bassorilievo che raffigura un leone e causando crepe al basamento che sorregge la statua equestre.
Ai piedi della statua dell’eroe dei due mondi, personaggio simbolo della Libertà dei massoni e dell’epopea Risorgimentale, il prossimo 20 settembre i fratelli del Grande Oriente d’Italia deporranno anche quest’anno una corona d’alloro per onorarne la memoria.
Anche in virtù delle “ferite” apertesi nel monumento la cerimonia vedrà i massoni di Palazzo Giustiniani stringersi insieme ancora più forte nell’auspicio che la parte del basamento colpita torni al più presto al consueto splendore. In tal senso il Grande Oriente d’Italia intende assicurare sin da ora al Comune di Roma e al sindaco Virginia Raggi la propria disponibilità a contribuire economicamente al restauro del monumento in virtù dell’importanza che esso ha non solo per i massoni ma per tutti gli italiani.
Garibaldi, statua colpita da un fulmine: il Grande Oriente d’Italia pagherà il restauro