Ricordare Giordano Bruno significa accendere il fuoco del rinnovamento e ritrovare quel principio che arde in tutte le anime, parte dell’anima dell’universo e costituente un’unità.
Per questo è utile mettere a confronto i racconti di Bruno e scoprirne la loro eterna essenza, in particolare quando regnano le tenebre dell’intolleranza. Questo è lo spirito con cui il Collegio Circoscrizionale del Trentino Alto Adige, nel ripetere l’annuale incontro a Bolzano, ha pensato di dedicare nel 2014 una giornata di studi al pensiero bruniano.
“Giordano Bruno, i fuochi dell’eternità” è il titolo del convegno in programma a Castel Mareccio il 22 novembre (ore 9:15-12:30) che porterà alla ribalta Giordano Bruno, Rosacroce e Massoneria insieme. Secondo gli organizzatori, dopo gli impareggiabili studi di Frances Amelia Yates, non è più infatti una fantasia, ma un postulato storico, accostare il Nolano, l’heretico impenitente, al Rosicrucianesimo e alla Libera Muratoria – le due esperienze iniziatiche più importanti dopo l’epoca rinascimentale – con le quali c’è una relazione molto stretta di parentela.
Per l’evento, realizzato in collaborazione con la Stiftung Rosenkreuz (Fondazione Rosacroce) e il Centro Studi Rosacroce, il Collegio del Trentino Alto Adige ha invitato a partecipare, anche dall’estero, esponenti di varie discipline. Porteranno contributi: Salvatore Forte (“Giordano Bruno e la tradizione ermetica”); Moreno Neri (“Giordano Bruno, i Rosacroce e la Libera Muratoria: sentieri di realizzazione della Tradizione”), Dagmar Uecker (“Giordano Bruno, lottatore coraggioso per la libertà dello spirito”), Carlo Lojacono (“Da Tor di Nona a Campo de’ Fiori”), Klaus Bielau (Giordano-coraggioso, libero, provocatorio e radicale”).
È prevista la traduzione simultanea in italiano e in tedesco.