Gran Loggia 2015, tre giorni di grandi eventi

Oggi alle 13 si concludono i lavori dell’assise del Grande Oriente, alla quale hanno partecipato centinaia di Fratelli arrivati da ogni parte di Italia. Numerosi e di grande spessore sono stati gli eventi pubblici che si sono tenuti a latere.

Si conclude oggi alle 13 al Palacongressi di Rimini la Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia l’assise della più importate e antica Obbedienza italiana che ha aperto i battenti venerdì 10 aprile. Centinaia i Fratelli che hanno partecipato ai lavori rituali e tanti gli eventi aperti al pubblico che si sono tenuti a latere. Momento clou l’allocuzione, pronunciata venerdì pomeriggio dal Gran Maestro Stefano Bisi e incentrata sul tema “Il coraggio delle idee, la costanza delle azioni”, che è stato il filo rosso della intensissima tre-giorni. Il coraggio di cambiare, di migliorare se stessi per migliorare il mondo, mettendoci tutto l’impegno possibile e sempre nel segno di una generosa e solidale attenzione agli altri. “Parliamo di cambiamenti” è stato il titolo infatti della prima delle due tavole rotonde che si sono tenute al Palacongressi e che è stata aperta dal Gran Maestro.

Vi ha preso parte Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes, che ha tracciato l’identikit dell’Italia, paese, come è emerso dall’ultimo rapporto dell’istituto di ricerca, senza un progetto e che assomiglia a un deserto privo di punti di riferimento e valori, valori di cui invece c’è forte bisogno come testimonia il grande appeal della Massoneria, che ha saputo intercettare quelli condivisi e farsene portatrice. Il Grande Oriente in particolare, che cresce al ritmo di quasi 700 nuovi iscritti all’anno, e che dal primo gennaio 2015 al 31 marzo, in soli tre mesi dunque, come ha riferito Bisi, ha registrato la cifra record di 701 richieste di affiliazione. Di grande spessore anche gli altri interventi, quello dell’europarlamentare Renato Soru, fondatore di Tiscali, già presidente della Regione Sardegna, che ha sottolineato il bisogno che hanno l’Italia e l’Europa di nuove grandi visioni.

E ancora, quello di Mario Caligiuri, pedagogista della comunicazione dell’Università della Calabria, che ha fatto appello a investire nella cultura e nella formazione. Di Pierluigi Barrotta, filosofo della scienza dell’Università di Pisa, di Maurizio Borghi, esperto Miur, rappresentante del nostro paese nel team Innovazione all’ Ocse, che ha fatto il punto sui mutamenti sempre più rapidi e globali di cui siamo protagonisti. E infine di Sebastiano Scrofina, 31 anni, laureato in filosofia, esperto di sistemi monetari non convenzionali, l’ideatore di Dropis, una sorta di credito di baratto che permette di comprare, vendere, usufruire di servizi e prestare la propria opera, senza ricorrere al denaro. Una vera e propria forma innovativa di economia partecipata che va oltre il sistema finanziario tradizionale, eliminando tutti quei processi di pagamento che oggi richiedono banche e notai. Un’idea bellissima, assolutamente coraggiosa, che il brillante economista ha illustrato, ripercorrendone anche la storia a conclusione del dibattito che è stato moderato da Angelo Di Rosa.

La seconda tavola rotonda si è tenuta ieri sera. Titolo “Italia, per chi non si arrende”. Protagonisti due medici in prima linea come volontari nelle zone più disagiate del mondo: Manlio Leonardi, che presta assistenza agli immigrati che arrivano sui barconi nel Canale di Sicilia e Fabrizio Pulvirenti, l’italiano contagiato e guarito dall’Ebola. Hanno raccontato le loro storie, portato la loro straordinaria testimonianza umana e professionale. Due eroi dei nostri giorni, li ha definiti il Gran Maestro Bisi che, a conclusione del talk, consegnato una “Giordano Bruno” a un Fratello italo-americano, Antonio Salce, che ha fatto l’impossibile per salvare la vita a un lupetto, così vengono chiamati i figli dei liberi-muratori, che lontano da casa, negli Stati Uniti, aveva subito un tragico incidente.

Non solo dibattiti alla Gran Loggia di Rimini ma anche tanti appuntamenti con i libri, organizzati dal Servizio Biblioteca, tra cui la presentazione del volume, finalmente uscito in Italia grazie anche al Grande Oriente, di Juan Gonzalo Rocha “Allende massone. Il punto di vista di un profano” per i tipi della Mimesis con la prefazione del Gran Maestro Stefano Bisi nella quale la figura del grande politico cileno è illustrata nell’ambito della tradizione di libertà e progresso propria dei Libertadores dell’America Centro-meridionale. E il volume “Corte l’initiè” (Editions Dervy) di Joel Gregogna tra i massimi esperti di Ugo Pratt e di Corto Maltese il protagonista dei suoi fumetti.

Ampio spazio al Palacongressi alla solidarietà con l’Expo coordinata dalla Fism (Federazione Italiana di Solidarietà Massonica), organismo fortemente voluto dal Gran Maestro Bisi e dal Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso, che ne è alla guida, e costituito formalmente il 19 novembre 2014, la cui mission è mettere in rete le organizzazioni di volontariato di ispirazione libero-muratoria e aiutarle a superare problemi e ostacoli burocratici per realizzare i loro obiettivi, che sono quelli di intervenire laddove ci sono miseria, malattia, fragilità, sperequazioni, diritti calpestati, emarginazione, solitudine. Il modello è quello degli Asili Notturni Umberto I e il Piccolo Cosmo, due prestigiose istituzioni torinesi che operano ormai da anni sul territorio e che sono entrate a far parte del primo nucleo della Fism, insieme al Banco Alimentare l’Acacia di Arezzo, alla Casa della Fraterna Solidarietà di Sassari, all’Associazione Europa 1444 di Taranto e all’Ipaea, onlus che si occupa di aiutare i pazienti affetti da disabilità comunicativa, presente a Rimini con un filmato di grande impatto che immortala l’attimo di commovente gioia in cui viene restituito l’udito ai bambini.

Cinque le mostre aperte al pubblico: una dedicata a Garibaldi, tra cui spicca la giubba rossa dell’eroe dei due mondi, proveniente dalla collezione di Bettino Craxi, un’altra al “Novecento italiano” con memorabili scatti che immortalano grandi momenti della nostra storia provenienti dalla collezione Allori; poi le due esposizioni a cura del Servizio Biblioteca: “Il Grande Oriente nella storia del novecento” e “La satira antimassonica”. Infine i francobolli con l’Associazione italiana di Filatelia, l’Aifm-Goi, che, in occasione della Gran Loggia 2015, oltre a presentare i suoi “gioielli” ha anche proposto un’emissione speciale di 100 esemplari per contribuire alle attività a favore delle fasce più fragili che le associazioni e le onlus che fanno capo alla Federazione Italiana di Solidarietà Massonica hanno in progetto di mettere in campo.

La Gran Loggia di quest’anno ha regalato al pubblico anche due momenti di grande musica con il coro delle voci bianche le “Verdi Note”, dedicato agli eroi sconosciuti della prima guerra mondiale che si è esibito venerdì in apertura del tempio prima dell’allocuzione del Gran Maestro e i due concerti sulle note di Mozart dell’Orchestra Sinfonica Città di Arezzo, diretti dal maestro Paolo Belolli, al pianoforte il grande e giovane talento Francesco Attesti, che ha concluso la serata di ieri.

Testimonial dell’assise massonica infine Giovanni Becciolini, massone ucciso a Firenze dagli squadristi fascisti nell’ottobre nel 1925 al quale la Gran Loggia ha reso omaggio consegnando al figlio Bruno l’onorificenza di Gran Maestro Onorario alla memoria. A questa figura straordinaria ha voluto dedicare un breve ricordo anche il viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini, ospite a Rimini.
Nella hall del Palacongressi anche una fiera di libri specializzati su tematiche correlate alla Libera-Muratoria e di oggettistica massonica.



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