Il razzismo, i rigurgiti di intolleranza cui assistiamo. La scuola e il rischio che il diritto all’istruzione per tutti venga disatteso. Sono alcuni dei temi affrontati nel corso della prima giornata di lavori della Gran Loggia di Rimini, dal titolo “Uniti nelle diversita’’, che ha aperto i battenti al Palacongressi di Rimini l’11 settembre, nella piu’ stretta osservanza delle misure sanitarie. La manifestazione, che di consueto si tiene in aprile, e’ slittata quest’anno a causa dell’emergenza Covid, che ha comportato per tutta la durata del lockdown la sospensione dei lavori massonici e la chiusura dei templi.
Le mostre
Tanti gli eventi organizzati, una vera e propria maratona dedicata ai libri, tre mostre, una dedicata ai 20 anni di filatelia massonica, una a Federico Fellini nel centenario della nascita e una, organizzata dal Servizio Biblioteca del Grande Oriente, al “Razzismo coloniale e alla propaganda di regime” , corredata da un’ ampia documentazione sulla Massoneria italiana durante Ventennio, che venne perseguitata e che si oppose al regime per partecipare poi alla nascita del nuovo stato democratico e repubblicano attraverso fratelli che presero parte alla costruzione del nuovo stato democratico e repubblicano…come Meuccio Ruini, che fu presidente della commissione dei 75, che elaboro’ la bozza della nostra carta fondamentale, Mario Cevolotto, che fu tra i fondatori del Partito del Lavoro e contribui’ a scrivere l’articolo 1 della Costituzione. E ancora Giuseppe Chiostergi, Ugo della Seta, Randolfo Pacciardi, Piero Calamandrei, Giovanni Conti, Cirpiano Facchinetti, Oliviero Zuccarini, Aldo Spallicci…e altri. Esposto anche un inedito carteggio datato 1947 tra il Gran Maestro Guido Laj e Mario Berlinguer padre di Enrico iniziato alla Massoneria, il 25 ottobre 1924, nella loggia Giovanni Maria Angioy di Sassari, all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia.
Convegno sull’afrofobia
“Afrofobia. Razzismi vecchi e nuovi”, è stato il titolo scelto per convegno che si e’ tenuto in apertura della Gran Loggia 2020, ispirato all’ultimo libro pubblicato dal sociologo scomparso lo scorso anno Mauro Valeri (Fefè Editore, 2019) sull’ampia tematica di prepotente attualità del razzismo nei confronti delle comunità di colore. Una piaga che affligge le società occidentali più avanzate come purtroppo raccontano ogni giorno le cronache.
Delle mille forme in cui si palesa o sotto cui si cela il razzismo, Valeri, scomparso lo scorso anno, è stato un grande studioso e, cosa ancor più importante, un divulgatore efficace e assai originale, che il Grande Oriente ha voluto onorare con la prestigiosa onorificenza Galileo Galilei, che il Gran Maestro Stefano Bisi ha consegnato al figlio Davide. Valeri, ha detto Bisi, era un narratore di storie umane, uno studioso gentile e schivo che ha dato un grande contributo alla lotta al razzismo, attraverso il suo impegno e i suoi tanti libri. Libri come “La razza in campo”, dal sottotitolo significativo “Per una storia della Rivoluzione nera nel calcio”, “Black Italians. Atleti neri in maglia azzurra”, “Mario Balotelli. Vincitore nel pallone”; “Nero di Roma: storia di Leone Jacovacci : l’invincibile mulatto italico”, che racconta la vicenda di un pugile italiano di mamma congolese diventato campione europeo dei Pesi medi e per questo abbandonato gradualmente da un fascismo imbarazzato dal suo successo. E ancora “Negro, Ebreo, Comunista. Alessandro Sinigaglia, venti anni in lotta contro il fascismo”, “Il generale nero. Domenico Mondelli: bersagliere, aviatore e ardito”, che ricostruisce la storia del primo generale di colore italiano, massone, iscritto al Grande Oriente d’Italia, “A testa alta verso l’Oriente eterno. Liberi muratori nella Resistenza romana” e l’ultimo “Afrofobia. Razzismi vecchi e nuovi “, dove ricostruisce, attraverso un’analisi storica e sociologica, come e’ stato sottolineato dallo storico Enrico Serventi Longhi, dal professor Roberto Bortone e dal consigliere del ministro Dario Franceschini ed ideatore per il Mibact del progetto MigrArti, Paolo Masini, che hanno partecipato al convegno, le metamorfosi del razzismo da quello schiavista a quello coloniale, da quello di Stato a quello democratico, da quello ribaltato a quello di guerra. Con particolare attenzione al razzismo italiano dal 1860 ad oggi. Nel corso dell’incontro c’e’ stata poi la bella testimonianza di un fratello africano Bruno, iniziato nel Grande Oriente nel 2003 e che, pur essendo oggi impegnato per lavoro nel suo paese il Madagascar, affronta un lungo viaggio ogni mese pur di poter partecipare ai lavori della sua officina.
Un video sui 150 anni dalla presa di Porta Pia
Un documentario che racconta la presa di Porta Pia e’ stato anche proiettato in Gran Loggia in vista delle celebrazioni del 150 ° anniversario.Alla realizzazione del filmato hanno contribuito le erudite ricostruzioni di storici e operatori culturali quali: Giuseppe Monsagrati (professore di Storia Contemporanea), Annita Garibaldi Jallet (pronipote di Giuseppe Garibaldi, studiosa di Storia Risorgimentale e Presidente dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini), Antonino Zarcone (già capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito), Marco Pizzo (direttore del Museo Centrale del Risorgimento di Roma nel complesso del Vittoriano), Santi Fedele (professore di Storia Contemporanea).
Da Paganini a Morricone, musica in Gran Loggia
Anche la musica e’ stata protagonista della manifestazione del Grande Oriente, con un concerto “Da Paganini a Morricone” che ha incantato tutti di Diego Campagna, chitarrista tra i più noti a livello internazionale. Accompagnato dalla violinista uzbeka Olesya Rusina, il maestro ha eseguito la Sonata concertata e la Cantabile di Paganini, svelando che la vera passione del piu’ grande virtuoso della storia della musica era la chitarra, che pero’ non gli rendeva quanto il violino. Del compositore italiano premio Oscar, morto di recente ha proposto al pubblico Maturita’, Prima Gioventu’ e Tema d’amore dalla colonna sonora di Nuovo Cinema Paradiso, film del 1988 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore. Fuori programma, anche un omaggio ad Astol Piazzolla autore famoso di tanghi e a Ezio Bosso, il grande pianista scomparso lo scorso maggio, di cui il duo ha suonato Following a bird. E a proposito di Paganini, che era un libero muratore, nuovi documenti sono stati trovati nei giorni scorsi dal Servizio Biblioteca sulla sua partecipazione all’Assemblea del Grande Oriente d’Italia di Milano del 1808 in cui diresse una delle colonne armoniche dei lavori per festeggiare la reciproca affiliazione e amicizia con il Grande Oriente di Francia.
L’allocuzione del Gran Maestro
Ha concluso la prima giornata di lavori della Gran Loggia l’allocuzione del Gran Maestro Stefano Bisi che si e’ soffermato sul tema di quest’anno “Uniti nelle diversità”. Sono solo tre parole, ma molto importanti in ogni angolo della Terra se applicate con Uguaglianza e Tolleranza, attraverso il dialogo e senza discriminazioni. Nasciamo e siamo liberi e uguali ma allo stesso tempo, ha detto, siamo diversi l’uno dall’altro per cultura, carattere, ingegno, predisposizioni ed attitudini. Sono queste differenze, ha sottolineato, l’espressione più chiara della nostra uguaglianza che vive e si fortifica nelle diversità. Pertanto nell’Uguaglianza, e’ stato il suo invito, dobbiamo andare alla ricerca di tutti i valori, non solo di quelli condivisi, ma anche trovare la saggia e fertile convivenza con quelli che ci permettono di stare insieme con tutte le nostre reciproche e molteplici diversità. Il Gran Maestro ha anche parlato della Scuola. I nostri ragazzi che insieme ai loro insegnanti hanno affrontato coraggiosamente tutte le immense problematiche della didattica a distanza sulle piattaforme, hanno bisogno di qualche certezza, ha rimarcato, e di una scuola che li prepari alle professioni del domani. Abbiamo visto invece che troppe sono state le criticità di una scuola che ha fatto affiorare le differenze e le distanze tra chi aveva un computer e chi non poteva permetterselo, tanto per fare un esempio. La scuola non può emarginare e deve includere tutti, non può escludere i più deboli, i più fragili. E’ una questione d’Uguaglianza e di crescita futura. Bisi ha infine reso omaggio alle tante vittime del covid che ha ucciso anche numerosi fratelli, che ha voluto ricordare uno per uno.
L’Economia italiana nel mondo, incontro con Paolo Savona
I lavori rituali sono proseguiti nella giornata di sabato, 12 settembre, per concludersi alle 18. Alle 14 ha avuto inizio la seconda parte della maratona di presentazioni dei libri. A conclusione si e’ tenuto il collegamento dal titolo Economia italiana nel mondo con il professor Paolo Savona, economista, politico, accademico italiano, ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato dal 29 aprile 1993 al 19 aprile 1994, ministro per gli affari europei dal 1º giugno 2018 all’8 marzo 2019 e dal 20 marzo 2019 presidente della Consob. Savona, che ha definito l’Italia un grande paese, che in questo scorcio del terzo millennio e’ riuscita a reggerea ben shock economici, ha analizzato lo scenario prodotto dal covid, caratterizzato da un crollo del reddito e dell’occupazione, crollo che si e’ritenuto di colmare con un maggiore indebitamento e la spinta delle forze politiche “ad avere piu’ stato”. Con il risultato che “invece di stimolare maggiori investimenti per recuperare la perdita di terreno in termini di benessere economico, e anche sociale si e’ destinato gran parte delle risorse alla assistenza”, senza pensare invece che sono proprio gli investimenti “la spina dorsale del nostro sistema economico, il veicolo del benessere”.
Il sogno come viaggio dell’anima
Nella mattinata di domenica 13 la chiusura della Gran Loggia si con un convegno dal titolo Il sogno come viaggio dell’anima. Tra mito e psicoanalisi , organizzato dal responsabile del Servizio Biblioteca del Goi Bernardino Fioravanti. Relatori l’iconologo Mino Gabriele, l’italianista ed editore Eugenio Viola e lo psicoterapeuta Filippo Pergola.
Sono un Fratello appartenete alla Comunione Massonica Universale. Sarei onorato poter assistere alle Vostre manifestazioni pubbliche.
” La conoscenza della propria cultura e di quella dell’Altro aiutano ad allontanare la diffidenza e incoraggiano la ricerca serena di valori e principi compatibili con le rispettive identità”.
Sarei onorato a partecipare.
Sono Venerabile Maestro della loggia Guardiões de Órion nº 151 da oriente di Fortaleza – Ceará, Brasile Auguro a tutti i fratelli una grande e fruttuosa sessione!