Alle 13,30 di venerdì ‘8 aprile, giornata di apertura della Gran Loggia, prenderà il via l’evento Incontro con gli autori, organizzato dal Servizio Biblioteca, che aprirà con la presentazione di due volumi. Il primo libro in rassegna“Il biennio nero 1992-1993. Massoneria e legalità trent’anni dopo” (Edizioni Perugia Libri) a firma del Gran Maestro Stefano Bisi che ricostruisce l’inchiesta sulla Massoneria, avviata nell’ottobre 1992 dall’allora procuratore della Repubblica di Palmi Agostino Cordova, e delle pesanti e drammatiche ricadute che ebbe per la Comunione. Un’inchiesta che si concluse nel 2000 con l’archiviazione, ma che ha avuto strascichi fino ai nostri giorni. Il saggio del Gran Maestro, uscito da poche settimane, è stato presentato nell’Aula Magna dell’Università di Siena. Insieme a Bisi presente anche l’avvocato Fabio Federico che, con il collega Raffaele d’Ottavio, ha seguito la causa civile intentata da Cordova presso il tribunale di Reggio Calabria, che ha respinto nell’ottobre dello scorso anno la sua richiesta di risarcimento danni per le dichiarazioni del Gran Maestro nella Gran Loggia 2017, riportate poi in un articolo di stampa. Il volume è stato anche presentato il 12 marzo a Matera nella Sala di Alvino 1884 su iniziativa della Quinto Orazio Flacco Orgoglio europeo n.1500 nel corso di un convegno , moderato dal giornalista Franco Martina, al quale sono intervenuti il presidente della Provincia Piero Marrese e il deputato lucano Vito De Filippo.
Dopo il libro del Gran Maestro, in rassegna “La Massoneria nel Parlamento” (Morlacchi editore) di Luca Irwin Fragale, che indaga su quale fu il peso della Massoneria italiana nella vita politica del Paese, su quali risultati conseguì, analizzando la presenza e l’azione dei deputati e dei senatori appartenenti alla Libera Muratoria nella prima porzione del XX secolo. Un minuzioso lavoro archivistico che rappresenta anche una fonte di robusta affidabilità e pertanto indispensabile per chi voglia cimentarsi in ulteriori ricerche. Il volume affronta dapprima i principali eventi politici dall’alba del Novecento fino al fascismo, per poi immergersi in una pro-fonda ed esauriente analisi del comportamento di ben 267 parlamentari massoni in carica nei tre anni che corrono dall’insediamento del governo Mussolini fino al giorno della messa al bando delle associazioni, in primis la Massoneria: gli unici anni in cui Fascismo e Libera Muratoria hanno convissuto necessariamente. Se non sotto lo stesso tetto, quantomeno negli stessi emicicli di Camera e Senato.
La rassegna proseguirà nel pomeriggio del giorno successivo, sabato 9 aprile, con altri due appuntamenti nel corso dei quali verranno presentati altri tre volumi.
“Segreti massonici italiani. Giardini e luoghi d’ispirazione esoterica” (Mimesis) a cura di Giovanni Greco e Marco Rocchi, un viaggio attraverso un percorso misterioso e unico lasciato in eredità ai posteri da liberi muratori orgogliosi della propria appartenenza, pittori, scultori, architetti, così come anche letterati, musicisti e poeti. Tracce che col tempo si perdono perché superfetazioni e restauri, a volte inconsapevoli e a volte malandrini, le occultano. Altre che restano, col loro linguaggio fatto di stimoli, in grado di parlare a chi ha la volontà e il desiderio di continuare a interrogarli.
“La Massoneria in Turchia tra storia e relazioni internazionali” (Mimesis) di Emanuele Locci, che ripercorre cronologicamente gli avvenimenti che hanno visto l’introduzione dell’Istituzione massonica nel paese della Mezzaluna ad opera degli europei e il sucessivo sviluppo in seno alla società locale. Di particolare rilevanza in questo contesto il periodo del cosiddetto “governo massone”. L’autrice si è addentra poi nella descrizione delle vicende legate alla chiusura delle attività liberomuratorie nel 1935, e alla successiva ripresa dei lavori della logge nel 1948, arrivando fino ai giorni nostri e analizzando la storia delle quattro Obbedienze presenti sul territorio: la Grande Loggia di Turchia; la Grande Loggia Liberale di Turchia, la Grande Loggia Massonica Femminile di Turchia e la Grande Loggia Mista di Turchia, passando per la costituzione dei Supremi Consigli. A chiudere il testo alcune biografie di importanti Gran Maestri della Grande Loggia di Turchia, che con il loro operato hanno contribuito allo sviluppo dell’Istituzione in seno ad una società civile laica, ma ancora fortemente legata alla propria matrice religiosa musulmana.
“Le Dame Vaganti. Storie di fate, streghe, maghi, eresie” (Edizioni Biblioteca d’Orfeo) di Elena Castelvincenti, svela i segreti delle figure del nostro immaginario, figure di cui sappiamo poco, che compaiono nelle fiabe o in faticosi saggi scientifici, fanno dichiarazioni inattendibili sotto tortura, scrivono talvolta libri di difficile comprensione, illustrati con tavole belle quanto misteriose. Sembrano usare le nostre parole per parlare un’altra lingua. Presenze che etnologi, antropologi, ma anche storici e letterati hanno per molti versi analizzate nella nostra tradizione culturale, in particolare discutendo sul loro rapporto con tre grandi riferimenti costituiti dalla magia, dalla religione e dalla scienza. La Castelvincenti, profonda conoscitrice della materia, offre una lettura non sistematica, ma storicamente sempre rigorosa, del loro rapporto con la società che le ricercava e al contempo le condannava. Nel libro fascicolo di 16 tavole illustrate su cartoncino. Presenterà il volume Gianni Eugenio Viola, già direttore per le Attività Culturali dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, direttore della casa editrice Edizioni Biblioteca d’Orfeo.