“La Massoneria in Turchia tra storia e relazioni internazionali” (Mimesis) è un nuovo e interessante saggio di Emanuele Locci che ripercorre cronologicamente gli avvenimenti che hanno visto l’introduzione dell’Istituzione massonica nel paese della Mezzaluna ad opera degli europei e il sucessivo sviluppo in seno alla società locale.
Di particolare rilevanza in questo contesto il periodo del cosiddetto “governo massone”. L’autrice si è addentra poi nella descrizione delle vicende legate alla chiusura delle attività liberomuratorie nel 1935, e alla successiva ripresa dei lavori della logge nel 1948, arrivando fino ai giorni nostri e analizzando la storia delle quattro Obbedienze presenti sul territorio: la Grande Loggia di Turchia; la Grande Loggia Liberale di Turchia, la Grande Loggia Massonica Femminile di Turchia e la Grande Loggia Mista di Turchia, passando per la costituzione dei Supremi Consigli.
A chiudere il testo alcune biografie di importanti Gran Maestri della Grande Loggia di Turchia, che con il loro operato hanno contribuito allo sviluppo dell’Istituzione in seno ad una società civile laica, , ma ancora fortemente legata alla propria matrice religiosa musulmana. Emanuela Locci laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Cagliari, con una tesi sulla presenza della Massoneria nell’Impero Ottomano e le sue relazioni con le confraternite sufi, nel 2009 ha conseguito il dottorato di ricerca con uno studio sulla Libera Muratoria in Turchia, nel periodo post repubblicano. Borsista post dottorato ha iniziato un nuovo lavoro riguardante la presenza dell’Arte Reae nell’area del sud del Mediterraneo (paesi musulmani). Attualmente è cultore della materia, in Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture Moderne, dell’Università degli Studi di Torino. E’ autrice di numerosi saggi e alcune monografie tra cui Il cammino di Hiram. La massoneria nell’Impero Ottomano (2013), Massoneria nel Mediterraneo. Egitto, Tunisia e Malta (2014), Storia della massoneria femminile. Dalle corporazioni alle obbedienze (2017).