“Testimoniare è un dovere: siamo al fianco della Comunità Ebraica di Roma che domani ricorda i 69 anni della deportazione degli ebrei romani. Rinnoviamo il nostro impegno di memoria e di lotta contro ogni inferno della ragione, fanatismo e razzismo. Ricordare la tragedia della Shoah vuol dire mantenere viva, soprattutto nelle giovani generazioni, la memoria di quell’immane tragedia che ha negato l’Uomo. Dobbiamo unirci e continuare a credere che il dialogo e la conoscenza possano vincere contro l’odio e l’intolleranza”.
E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, ricordando il 16 ottobre 1943, quando durante l’occupazione nazista della capitale oltre mille ebrei furono presi e deportati nel campo di concentramento di Auschwitz. Soltanto un esiguo numero, 16 persone tra cui una sola donna, tornarono alle loro case. Come ogni anno dal 1994, a Roma si terrà un ‘pellegrinaggio della memoria’, affinché tutti non dimentichino la deportazione avvenuta durante l’occupazione nazista.
Roma, villa il Vascello 15 ottobre 2012