Si intitola “L’educazione del genere umano” (1780) l’opera senza dubbio più universalmente nota del fratello Gotthold Ephraim Lessing (1729 1781), tra i pilastri dell’Illuminismo tedesco ed europeo del XVIII secolo. In essa il filosofo, scrittore e drammaturgo, fautore dell’idea di religione naturale, sosteneva che l’educazione con cui “la ragione illumina improvvisamente la rivelazione” possa condurre il mondo a una Terza Era nella quale gli esseri umani “faranno il bene perché è buono” e non per ottenerne ricompensa. La sua teoria, che definì lui stesso “cristianesimo della ragione” anticipava tutta l’etica kantiana, secondo la quale il comportamento morale non è imposto dall’esterno ma dalla ragione interiore. Leggendo Lessing, che venne iniziato nel 1771, è inevitabile cercare di scoprire tra le sue pagine i segreti e i misteri della Libera Muratoria, alla quale dedicò il volume “Dialoghi per massoni” , un dramma in cinque atti sullo stato, sul vivere civile e sul ruolo delle élite del pensiero.