Oggi la cerimonia di consegna di ciò che appartenne al garibaldino
di Stefano Bisi
Resterà per sempre nella sua contrada Giovanni Battista Fedolfi, il garibaldino i cui cimeli oggi alle 17 saranno donati dalla famiglia Coradeschi-Cristofani nella sede della Contrada dell’Istrice. Di quell’omone baffuto fedele a Giuseppe Garibaldi ne ha scritto Sonia Maggi sul Corriere di Siena più di dieci anni fa: “Aveva appena 14 anni quando decise di seguire Giuseppe Garibaldi nella sua affascinante avventura, ammaliato più dalla fierezza e dal carisma dell’eroe dei Due Mondi che da meditato spirito patriottico. Ma l’adolescente Giovan Battista Fedolfi fece una scelta che poi inciderà fortemente nella sua vita. Sposò un ideale, una filosofia del mondo e quei valori di indipendenza e democrazia che non abbandonerà mai più, fino alla morte avvenuta nel 1932”. Giovan Battista Fedolfi era nato a Montalcino il 30 ottobre del 1845 e giovanissimo abbandona la sua terra per seguire il Mito, acceso da ideali ribelli che lo portarono lontano, e inseguì, insieme a spedizioni e battaglie, una ricerca interiore che lo fece tornare a Siena nel 1910 con una famiglia già formata e la musica nel sangue. “Il tempo ha sbiadito il ricordo di Giovan Battista Fedolfi che riposa nel cimitero garibaldino al Laterino, ma la sua lapide rischia di passare nell’oblio dell’incuria e dell’indifferenza se non si richiama alla memoria la vita avventurosa di questo senese che ha scritto la storia: garibaldino e istriciaiolo, fino alla fine” sottolinea Sonia Maggi. In politica Fedolfi seguì Andrea Costa, socialista e massone. Da garibaldino autentico aveva saldi principi e, quando nel 1905 aprì il Cinema Senese, si accontentò di suonare il violino accompagnando i film. Dopo le proiezioni mute tornava nella sua casa di piazza Paparoni, in Camollia. Ora la famiglia Coradeschi-Cristofani consegna i cimeli alla contrada dell’Istrice. Un bel gesto che speriamo serva a sensibilizzare le autorità pubbliche e i privati per sistemare il quadrilatero garibaldino al cimitero del Laterino che versa nel degrado. A Fedolfi, a Baldovina Vestri, sepolta lì anche lei, Siena dovrebbe pensarci.