La Giuseppe Garibaldi n. 1188 di Roma ha festeggiato i 20 anni dall’innalzamento delle sue colonne a Villa “Il Vascello”, sede del Goi, alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi. Tanti i fratelli dell’Oriente e non solo della capitale che hanno preso parte alla cerimonia, nel corso della quale il maestro venerabile della loggia Francesco Dattola ha ringraziato il Gm per l’ospitalità nella Casa della Bellezza, che è, ha ricordato, la Casa di tutti i fratelli della Comunione, e ha richiamato l’obbligo per ogni massone di adempiere ai Doveri e di essere parte attiva nella costruzione del tempio. Ha preso poi la parola Pino Maccaroni, oggi I Sorvegliante, tracciava, che ha tracciato una tavola, sintetica ma esaustiva, sulla storia dell’officina. A suggello dell’evento speciale la loggia ha voluto far dono alla Fondazione Grande Oriente d’Italia, con l’auspicio che possano venire esposti insieme agli altri cimeli garibaldini, due rari volumi editi dai F.lli Terzaghi di Milano nell’immediatezza degli eventi narrati, sulla spedizione garibaldina nelle due Sicilie del 1860 e sugli anni successivi trascorsi dall’Eroe dei due mondi tra Caprera e l’Aspromonte. Il primo è un “Album Storico Artistico, Garibaldi nelle due Sicilie, ossia Guerra d’Italia nel 1860” , sotto il quale viene specificato: “Scritta da B.G. con disegni dal vero, le Barricate di Palermo, ritratti e battaglie, litografati da migliori Artisti… E il secondo, ormai quasi introvabile, si intitola “Giuseppe Garibaldi da Caprera ad Aspromonte 1860 – 61 – 62. Memorie storiche”, di Felice Venosta. Venosta (1828 – 1889), l’autore della raccolta, era uno scrittore e patriota. Dal 1862 iniziò un’opera molto preziosa di divulgazione delle vicende, dei protagonisti e dei martiri del i martiri del Risorgimento, alla quale si dedicó con passione. Fu anche il traduttore di “Angelo Pitou” romanzo storico di Alexandre Dumas (padre). Degna di nota infine la sua raccolta di massime di Alessandro Manzoni. Ha concluso la cerimonia il Gran Maestro ringraziando i fratelli della Garibaldi ed invitando tutta la Comunione ad avere sempre fiducia nella Giustizia ed a non perdere mai l’entusiasmo.
