Dopo cento anni dalla sua prima uscita, l’opera di Oswald Wirth La Franc-Maçonnerie rendue intelligible à ses adeptes. L’apprenti viene ripubblicata completamente rinnovata e aggiornata da Irène Mainguy. Uscirà per le Edizioni Mediterranee il prossimo 20 settembre, con la prefazione del Gran Maestro, Gustavo Raffi. Il nuovo volume contiene anche la prefazione all’edizione francese del Bibliotecario, Bernardino Fioravanti, che dimostra l’attenzione con cui in Italia si è seguito il progetto di rivisitazione critica dell’opera di Oswald Wirth.
Ecco alcuni estratti dalla prefazione del Gran Maestro Raffi intitolata La cerca della sapienza e la Fratellanza, cemento della Loggia: “La via della luce è fatta da pietre di ricerca, conoscenza e sapienza. Siamo grati alle Edizioni Mediterranee per aver voluto riproporre, attraverso la trilogia di Oswald Wirth, un classico della formazione massonica. Un progetto importante: al primo volume sul simbolismo dell’Apprendista, seguirà un secondo libro sul grado di Compagno e nel 2013 il terzo contribuito, sul Maestro. Irène Mainguy, bibliotecaria documentarista, in carica presso la Biblioteca massonica del Grande Oriente di Francia, ha attagliato queste pagine sempre verdi alla ricerca dell’uomo che oggi bussa alle porte del Tempio. Oltre quella soglia, c’è il vero segreto da scoprire: la Fratellanza, il cemento della Loggia. […] Il Grande Oriente d’Italia è impegnato da anni per la promozione della cultura e l’aggiornamento dei suoi Fratelli. Un’Istituzione che fa del confronto e del dialogo la sua ragione di vita. Le pagine di questo libro ci ricordano infatti che, “sempre aperto, ancora oggi il cantiere dell’umanità attende ogni massone”.
Joseph Paul Oswald Wirth, magnetizzatore ed ermetista, il massone che fu membro di tre Obbedienze e fondatore della rivista ‘Le Symbolisme’, ci ha lasciato una lezione di autenticità quando ha scritto: “Ciò che caratterizza la vera iniziazione è un’assoluta sincerità: Non ingannare, questa è la sua costante e suprema preoccupazione”.
Da qui, scrive il Gran Maestro Raffi, “il bisogno di scoprire la profondità dei rituali, dove abita la sapienza del Maestro che conduce il neofita a disegnare sulla tavola di carne del proprio cuore. La tradizione è un fiume vivo e ineguale, dove alle conquiste del passato si uniscono le battaglie del nostro tempo. I viaggi di sapienza dei vari gradi racchiudono la cerca della Bellezza costantemente vissuta nei Templi di Re Salomone, scuola di pensiero e di libertà. Un metodo per comprendere il senso dell’esistenza […] Significa lottare ciò che è ingiustizia, in nome dell’Uomo. Ma la presenza va conquistata, facendo spazio alla differenza e al pluralismo. […] Ecco perché la Loggia è il luogo dove il lògos ha anche il valore di colligere, di raccogliere e l’armonizzare E’ questo il nostro sogno: contribuire a costruire un mondo meno violento e più tollerante, dove il confine non è limite ma luogo di confronto e dove la scoperta dell’errore è una conquista, mai una sconfitta […] In compagnia di questi pensieri che fanno da ‘Fratello esperto’ per il bussante, impariamo a conoscere o riscopriamo la comunità dei costruttori, le sue regole e i passi che portano al lavoro, con gli strumenti propri del grado. C’è un’essenza da cogliere, che è anche una precisa Weltanschauung […] Quando gli altri pensano di avere tutta la verità, i Liberi Muratori cominciano a cercarla. Una catena di liberi pensatori, nell’ànemos del Mediterraneo. Ecco perché i Lavori, nel Tempio dell’umanità, non sono mai conclusi”.
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