La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano e occupa il vertice della gerarchia delle fonti nell’ordinamento giuridico della Repubblica. Fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre del 1947, firmata dal capo provvisorio dello Stato De Nicola il 27 dicembre seguente, e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 298, edizione straordinaria, dello stesso giorno. Entrò in vigore il 1º gennaio 1948. Consta di 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali. A elaborarla fu una commissione ad hoc, costituita da 75 membri, presieduta dal grande giurista e massone, non il solo libero muratore che prese parte ai lavori dell’Assemblea Costituente, Meuccio Ruini (Reggio Emilia 14 dicembre 1877- Roma, 6 marzo 1970), che nel 1953 divenne presidente del Senato e dal 1963 senatore a vita. Essa si fonda su valori, come libertà, uguaglianza e fratellanza, per i quali i liberi muratori si sono sempre battuti. Il testo originale è conservato a Palazzo Giustiniani, storica sede del Grande Oriente d’Italia.
Tra i liberi muratori che parteciparono alla stesura della nostra Carta Fondamentale, accanto a Ruini emergono i nomi di Luciano Magrini, Arnaldo Azzi, Cino Macrelli, Oddo Marinelli, Giovanni Magrassi, Bruno Bernabei, che vanno ad aggiungersi ad altri fratelli più celebri fratelli della Costituente come Giuseppe Chiostergi, Ugo della Seta, Randolfo Pacciardi, Piero Calamandrei, Giovanni Conti, Cirpiano Facchinetti, Oliviero Zuccarini, Aldo Spallicci. Vedi Erasmo n. 6 2020