Il 30 agosto 1932 passava all’Oriente Eterno il Gran Maestro Martire Domizio Torrigiani

Il Grande Oriente d’Italia ricorda Domizio Torrigiani, che fu Gran Maestro dal 1919 al 1925, nell’anniversario della sua morte, avvenuta dopo una lunga malattia e lunghe sofferenze il 30 agosto del 1932.

Torrigiani guidò la Comunione in uno dei momenti più difficili della storia italiana, tra la fine della prima guerra mondiale e l’avvento del fascismo, che perseguitò la Massoneria. Molte logge del Goi vennero devastate dalle squadre in camicia nera di Benito Mussolini e nell’aprile del 1927 il Gran Maestro di ritorno dalla Francia venne arrestato e portato prima nel carcere romano di Regina Coeli e poi inviato al confino a Lipari e successivamente a Ponza, dove venne posto sotto stretta sorveglianza.

Torrigiani fu liberato nell’aprile del 1932. Era diventato quasi cieco e le sue condizioni di salute erano così precarie che pochi mesi dopo passò all’Oriente eterno. I suoi funerali ebbero luogo di notte, durante un violento temporale, ha raccontato il presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia Barontini, e la sua bara era presidiata dalla milizia fascista.  Ma questo non scoraggiò i contadini, che lo stesso si recarono a rendergli l’ultimo saluto. Torrigiani era amato e rispettato



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