“Il culto dei diritti dell’uomo”, rilettura storica della Dichiarazione del 1789

Libro GallimardNel libro “Le culte des droits de l’homme” (Paris, Gallimard, Collection Bibliothèque des Sciences humaines) Valentine Zuber propone una rilettura della storica Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino sia nella versione del 1789 sia nella meno nota stesura del 1793 e le discussioni che seguirono. La Carta dei Diritti dell’uomo e del cittadino, elaborata in tempo di record nell’agosto del 1789, divenne ben presto uno dei simboli rivoluzionari più popolari in Francia e all’estero. Considerato come una sorta di “vangelo dei sacri principi della Repubblica francese”, è stato utilizzato per molto tempo come un vero e proprio “catechismo “di educazione politica dei futuri citoyens. La massiccia diffusione e distribuzione in Francia, e non solo, a partire dalla Rivoluzione ad oggi dimostra l’eccezionale valore conferito a questo testo, tanto da trasformarlo in un documento fondante della moderna democrazia. La “sacralizzazione” della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, trasformatasi immediatamente in un credo rivoluzionario repubblicano, creò le basi per la creazione di una forma di religione civile, nonostante la incontestabile affermazione di laicità affermata nel testo.
Il “culto” dei diritti umani, sviluppato nei primi mesi del 1789, si è costantemente tramandata nella tradizione repubblicana e venne riaffermata durante le celebrazioni del 1889 ma soprattutto in occasione del bicentenario del 1989 con la proclamazione della Francia come “Paese dei diritti umani “.
Dichiarazione dei Diritti dell'uomo e del Cittadino 1789La prima parte del suo libro è essenzialmente descrittiva e analitica dei testi citati, e s’intitola « Le modèle déclaratif en question » mentre nella seconda, l’autrice approfondisce la sua tesi del concetto della sacralizzazione politico repubblicana elaborato in più di due secoli sulla questione dei diritti umani.Un libro molto interessante che dimostra come l’esaltazione dei valori repubblicani abbia trasceso il tempo, permettendo che ‘i principi del 89’ siano arrivati fino ad oggi, preservando i valori della Rivoluzione francese e incentivando la lotta per la laicità.
Valentine Zuber, nata nel 1965, è una storica e sociologa francese, specializzata in storia della libertà religiosa in Europa occidentale e della laicità in Francia. E’ direttore degli studi presso l’Ecole des Hautes Etudes Pratique (EPHE) dove ha ricoperto la cattedra in Religioni e relazioni internazionali. Collabora al Groupe Sociétés Religions Laïcité GSRL ed è membro de l’Institut Européen en sciences des religions (Paris) IESR. Ha pubblicato Les Conflits de la tolérance (2004), Hérésie et pluralisme (XVIe-XXIe siècles) (2007) e con Jacques Huntzinger e Marjorie Moya, Laïcités et sociétés en Méditerranée (2012). (MN)

 



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