Nella suggestiva cornice della sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio si è svolto il convegno su “Dante contemporaneo” organizzato dal Supremo Consiglio del 33° ed ultimo grado del rito Scozzese Antico ed Accettato. L’importante evento culturale fiorentino ha voluto ricordare la figura del padre sommo poeta nel 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri. I lavori sono stati aperti dal rettore dell’Università Iulm di Milano, Giovanni Puglisi che ha introdotto l’argomento con una vera e propria lectio magistralis, come l’ha definita il Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico ed Accettato, Luigi Milazzi, che è stata molto apprezzata dalla folta platea.
Il Sovrano del Rito Scozzese dopo aver salutato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, per aver accolto l’invito e i relatori, ha ricordato come la “poesia dantesca sia sublime e contenga un ineguagliabile messaggio di Libertà, Giustizia e Conoscenza” più che mai attuale. Poi il Gran Maestro Stefano Bisi, ha portato i saluti del Grande Oriente d’Italia ed ha unito in un’ideale ponte il convegno del rito Scozzese a quello organizzato dal Grande Oriente per celebrare la ricorrenza del XX Settembre.
“Questa iniziativa del Rito Scozzese Antico ed Accettato – ha detto Bisi – e’ un ulteriore arricchimento del convegno organizzato dal Grande Oriente d’Italia per le celebrazioni del XX Settembre a villa il Vascello dal titolo “Lume v’è dato a bene e a malizia è libero voler”. Questo dimostra ancora una volta la contemporaneità di Dante, l’attualità del pensiero di Dante. Il Lume che ci e’ stato dato dal Grande Architetto dell’Universo può essere utilizzato a bene o a malizia. E io spero che tutti noi possiamo utilizzarlo per il Bene di cui c’è tanto bisogno. Il mondo ne ha bisogno. C’è ancora purtroppo chi lo usa per il male. Proprio in queste ore in Turchia il fondamentalismo ha mostrato il suo volto peggiore, compiendo una strage con 90 morti e 100 feriti. Un Lume che bisogna utilizzare molto bene per accogliere i rifugiati che arrivano sulle nostre coste alla ricerca di un minimo di bene, che scappano dalla guerra e che cercano da noi la sopravvivenza. Io ricordo ancora quando qualche tempo fa il Grande Oriente d’Italia ha concesso l’onoreficenza Galileo Galilei alla sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini. Fu sorpresa. E devo dire che quella donna così minuta si lanciava quasi in mare per salvare gli immigrati. Oggi devo dire che quella donna ha detto: “non mi sento più sola”. Oggi anche la Germania si è accorta che vuol dire vedere arrivare migliaia di persone che cercano la pace e la serenità. Noi liberi muratori del terzo millennio non possiamo tacere di fronte a queste scene, noi non possiamo consentire che il Mediterraneo sia per tanti bambini la culla e la bara. Non possiamo restare in silenzio. Proprio perché il Grande Architetto ci ha dato il Lume per utilizzarlo a fin di bene. Questo Lume che dobbiamo utilizzare per difendere la Libertà, la libertà di espressione, la libertà di ognuno alla propria vita. Lume che bisogna utilizzare per difendere la laicità di questo nostro Stato. Una battaglia storica che hanno sempre fatto i liberi muratori, ma non bisogna abbassare la guardia. L’auspicio che faccio con questo convegno del Rito Scozzese Antico ed Accettato e’ che Dante ci segua durante “il cammin di nostra vita” e soprattutto non ci faccia finire in una “selva oscura”. Sono poi seguiti gli interventi dei relatori Gian Mario Cazzaniga (Università di Pisa), Lino Pertile (Università di Harvard) e Marco Sant’Agata (Universita’ di Pisa) che hanno sviscerato sotto diversi aspetti l’importanza e il messaggio del pensiero Dantesco emozionando i presenti.