Gentile direttore del quotidiano “La Tribuna di Treviso”, Le scrivo in merito all’articolo apparso sul Suo quotidiano dal titolo “Nella Marca una massoneria qualificata” per fare necessarie precisazioni e osservazioni. Da Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, la più antica e numerosa Istituzione italiana dei Liberi Muratori con 23mila iscritti, sono rimasto innanzitutto esterrefatto nel leggere un articolo relativo all’operato a Treviso di un’altra Obbedienza e all’accostamento, con tanto di distinguo in negativo, che ne fa l’estensore dell’articolo facendo apparire la massoneria del Grande Oriente come famigerata perché a suo tempo partorì la P2 e soprattutto facendo passare, con una discutibile chiosa finale, come un comitato di affari la Loggia Florence Nightingale di Padova. Il Grande Oriente d’Italia ha già condannato a suo tempo Gelli espellendolo dal suo seno ancor prima che la Giustizia ordinaria facesse i suoi processi. E ha chiuso definitivamente quella stagione dolorosa dando vita a un’operazione di trasparenza che continua ancora oggi e che ci vede presenti a testa alta nel dialogo con la società civile e protagonisti di eventi a livello nazionale e internazionale. Noi abbiamo espresso con forza e continuiamo a esprimere con forza e senza timore alcuno il nostro Libero Pensiero e i nostri principi universali improntati alla Tolleranza e al rispetto dell’Uomo in una fase delicata delle vicende umane. Abbiamo appena celebrato a Porta Pia la storica data del XX Settembre 1870 ribadendo l’impegno a tutela della laicità e dei diritti umani. Più che mai in un momento come l’attuale in cui si assiste al disumano dramma dei rifugiati che altri chiamano migranti. Ma la cosa più dolorosa è stato leggere della “Florence Nightingale” come di una consorteria, di un vero e proprio comitato d’affari. Il Grande Oriente d’Italia non ha comitati di tal genere e i suoi appartenenti, con quelli di Padova in prima fila, lavorano per l’elevazione umana e spirituale non certo per quella materiale di oscuri interessi. Il Grande Oriente d’Italia e i Fratelli del Veneto sono stati generosi e solidali nel triste momento dell’alluvione a Dolo e in tante altre circostanze hanno promosso iniziative benefiche. Sul nostro sito Internet poi è possibile leggere il radicamento e l’operato sul territorio delle numerose logge venete. É pertanto con forza e vigore e con orgoglio che ribadisco il grande ruolo svolto dal nostro glorioso Ordine e nel panorama italiano e internazionale e il doveroso rispetto che merita a tutti i livelli.
Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia
Leggi l’intervento del Gran Maestro Bisi su La Tribuna di Treviso del 23 settembre 2015
Leggi la rettifica della Gran Loggia d’Italia per “Nella Marca una massoneria qualificata”