Nell’emozionante chiusura di un evento già considerato storico, il Gran Maestro Gustavo Raffi, trattenendo un’evidente commozione, riferendosi ai giorni trascorsi sull’isola, ha dichiarato: “Mi sono sentito un fratello cubano”. Poi ha continuato: “Il dovere della Massoneria in questi tempi è guardare in alto, in avanti, senza dimenticare la propria storia”. Alla fine del suo discorso, alzandosi ha sottolineato: “Ci siamo impegnati affinché la Massoneria torni ad essere contemporanea della posterità” e ha terminato con una massima: “Servono meno medaglie e più idee”.
Quindi ha regalato al Sovrano Gran Commendatore una copia del sigillo ufficiale del Grande Oriente d’Italia, spiegandogli che ciascun sigillo è unico nel suo essere lavorato a mano, e costituisce un simbolo di amicizia.
A seguire, lo scambio di doni con gli altri Supremi Consigli e rappresentanti delle Logge.
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