Un grave lutto ha colpito la nostra Istituzione. Il caro Gino Sessa ci ha lasciato. Se n’è andato in punta di piedi dopo una lunga malattia che lo stava pian piano erodendo ma che lui ha combattuto con “forza e vigore” sino all’ultimo istante. Domenica sera 11 ottobre il Gran Maestro Onorario, personaggio di spicco della Massoneria italiana ed internazionale, è passato all’Oriente Eterno lasciandoci tutti tristi e più soli. Nonostante i gravi problemi di salute non aveva voluto mai mancare ai suoi impegni massonici. E il 20 settembre era stato presente in prima fila alla celebrazione del XX Settembre a Porta Pia. Brillante avvocato, saggista, qualificato relatore in convegni e seminari, Gino ha fatto in tempo a dare alle stampe la sua ultima fatica dal titolo “Dante e i fedeli d’Amore” uscita da pochi giorni per i tipi della Bastogi. Tantissimi i libri scritti sulla Massoneria e sul simbolismo che hanno contribuito alla crescita di intere generazioni di liberi muratori. Il Gran Maestro Stefano Bisi e tutti i fratelli del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani si stringono in catena attorno ai familiari, ai fratelli della Giustizia e Libertà, e salutano un massone che ha lasciato il segno nell’Ordine e nella società Civile con la sua attività ed opere.
I funerali si sono svolti a Roma il 13 ottobre.
Napoletano verace, Luigi Sessa, classe 1936, risiedeva da tempo nella capitale. Ha esercitato a lungo la professione forense dedicando metà della sua vita alla Massoneria. Iniziato nel 1969 nella storica loggia romana Lira e Spada (168) da due decenni apparteneva alla Giustizia e Libertà (767), sempre di Roma, che nel 2012 ha unito, nel titolo, il nome di Mario Sessa, suo padre, poeta, scrittore, canzoniere e pittore, noto nella letteratura vernacola. E fervente massone dal 1919.
Luigi Sessa, nella sua lunga appartenenza al Grande Oriente d’Italia, ha raggiunto i vertici dell’istituzione. Dapprima Consigliere dell’Ordine, anche in seno alla Giunta Amministrativa del Grande Oriente, ha ricoperto molte cariche, fino a diventare nel 2005 Gran Maestro Onorario. Nel 2006, è stato nominato Membro Onorario a vita della Legion of Honor del Supremo Consiglio Internazionale dell’Ordine De Molay e nel Rito Scozzese Antico e Accettato ha raggiunto il 33° grado.
Studioso attento di Massoneria, Luigi Sessa ha permesso a generazioni di massoni, con i suoi saggi puntuali, di approfondire la conoscenza della Libera Muratoria in ambito storico, in materia giurisprudenziale, di simbolismo e rituale. Oltre ad aver tenuto numerosissime conferenze in Italia e all’estero, ha pubblicato varie opere, tra le quali: La Questione dei Landmarks, Bastogi,1985-1993, 2005; Le Logge Scozzesi – Appunti di Storiografia Massonica del XVIII Secolo – Monografia, Edizione AL, 1989, 1° e 2° ed.; La Massoneria: L’Antico Mistero delle Origini, Bastogi, 1993-1997-2008; La Massoneria: L’Evoluzione Dagli Alti Gradi al RSAA, Bastogi, 1993-1997; Hiram e la Leggenda di Hiram, Bastogi, 1997, 2001, 2005, 2006, 2008; Il Rito Scozzese Antico ed Accettato, in collaborazione con Vittorio Bolli, Ispettorato Regionale Toscana, Ed.f.c., Firenze, 2003; I Simboli Massonici-Storia ed Evoluzione, Bastogi 2001,2003, 2006, 2008, 2014; I Sovrani Grandi Commendatori e Breve Storia del S.C. del RSAA – Palazzo Giustiniani dal 1805 ad Oggi, Bastogi, 2004; Il Mito di Ramsay a Duecento Anni dalla Fondazione del Rito Scozzese Antico ed Accettato, Bastogi, 2005; Delle colonne e delle colonnine. Considerazioni per una riforma del rituale dei gradi simbolici del Grande Oriente d’Italia, Bastogi, 2013; Dante e i fedeli d’amore. Conferenza divulgativa, Bastogi, 2015.
E’ con grande dolore che apprendiamo la notizia della scomparsa del Fratello Luigi Sessa. La Loggia Alberto Mario vuole esprimere il suo cordoglio per la scomparsa di un Fratello che attraverso le sue opere, la sua continua presenza e disponibilità, la sua intelligenza e la sua arguta ironia, ha sempre cercato di perseguire gli ideali che la Libera Muratoria sente propri. Il lavoro del Fratello Luigi ha contribuito a rendere Grande il Grande Oriente d’Italia e l’Alberto Mario ricorda con grande nostalgia i momenti che hanno visto il Fratello Luigi lavorare tra le colonne del suo Tempio. Vogliate, Illustrissimo Gran Maestro, far vostra la forza del nostro pensiero, allorché avrete da ricordare questo nostro grande Fratello.
Loggia Alberto Mario (121) di Sansepolcro
La Loggia Orizzonte (1059) di Roma rimpiange il carissimo Fratello Luigi che in più occasioni ha avuto il privilegio di ospitare all’Oriente. Ora sarà la luce del Testimone rafforzata dalla Sua presenza a rischiararci durante i Lavori. Un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti i Fratelli del GOI e in particolare ai Fratelli della Loggia Giustizia e Libertà a cui ci uniamo in una simbolica Catena d’Unione nel ricordo del nostro compianto e per sempre carissimo Fratello Luigi.
Loggia Orizzonte (1059) di Roma
La Presidenza del Consiglio dei Maestri Venerabili di Roma ha appreso con profondo, autentico ed intimo cordoglio che il fratello Luigi Sessa (per tutti semplicemente e affettuosamente Gino) è passato all’Oriente Eterno. E’ questa una perdita non solo per la sua Loggia di appartenenza Giustizia e Libertà (767) di Roma, alla quale, nella persona del Maestro Venerabile va l’attestato diretto delle nostre condoglianze, ma è una perdita per tutto il nostro Oriente e non solo. La luce abbagliante dell’Oriente Eterno forse gli ricorderà la luce interiore della Sua amata città natale. Con il triplice fraterno abbraccio e con animo mesto il Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Roma unitamente a tutti i membri di questo Consiglio (a Gino Sessa legati da stima e amicizia)
Voglio esprimere al Gran Maestro e al Grande Oriente d’Italia, nell’apprendere del passaggio all’Oriente Eterno del Gran Maestro Onorario Luigi Sessa, il mio dolore per la perdita di un Fratello che ha dedicato, dandogli Lustro e Onore, la sua intera vita alla nostra Istituzione. Il Fratello Luigi è stata una delle prime persone che ho conosciuto appena Iniziato alla Massoneria, e subito fra noi è nato uno spontaneo intendersi e un particolare Affetto Fraterno che ci ha portato a frequentarci, è stato spesso mio ospite, e sentirci costantemente durante tutta la mia lunga vita Massonica. E’ stato per me un Maestro che, con la sua Umiltà e la caparbietà nel combattere per una Massoneria che al centro mette i suoi valori, fin da allora ha posto il seme dentro di me e che ancora oggi è vivo e combatte sulla strada dei suoi valori. Stamattina come tutti i giorni, o quasi, avevo deciso di chiamarlo per sapere come stava, ma mi ha anticipato la telefonata di un Fratello della sua Officina che mi ha dato questa terribile notizia. Sono certo che il Gran Maestro e tutto il Grande Oriente d’Italia sapranno Onorare al meglio, ricordando in iniziative del Grande Oriente d’Italia, questo Grande Massone come merita. Io nel mio piccolo mi attiverò per farlo, glielo devo per tutti i suoi insegnamenti che ancora oggi mi fanno sentire onorato di appartenere alla Massoneria.
Francesco Cucco, Garante d’Amicizia
La Loggia Pitagora (178) di Roma si unisce in mesta catena d’unione alla Loggia Giustizia e Libertà per il lutto che l’ha privata dell’amatissimo e stimatissimo Fratello Luigi Sessa che ci mancherà fisicamente ma che spiritualmente continuerà a illuminarci cuore e mente.
La Loggia Rhegion n. 1101 Oriente di RC si unisce in catena d’unione alla Loggia Giustizia e Libertà per il passaggio all’ Oriente Eterno del Fratello Luigi Sessa.
Con grande dolore apprendiamo la scomparsa del Carissimo Fratello Gran Maestro Onorario Luigi Sessa.
La nostra Officina vuole esprimere profondo cordoglio alla Famiglia, al Grande Oriente d’Italia ed alla Massoneria tutta che oggi piange il distacco terreno di un grandissimo Fratello che ha insegnato i veri valori della nostra Istituzione, ma che continuerà ad illuminarci con “forza e vigore” dall’Oriente Eterno.
Canalicum 982 Oriente di Cairo Montenotte (SV)
ricordo con immenso affetto e stima il Fratello Luigi.Più Luce!
Ciao Luigi,
le nostre strade si sono divise e tu stai camminando verso le Valli Celesti dove regna la serenità e dove ci potremo ritrovare un giorno. E’ certo: la tua mancanza peserà a tutti noi.
Ci mancherà la tua genuinità, la tua semplicità, la tua innocenza, ci mancheranno le tue domande e le tue sincere convinzioni, ci mancheranno il tuo sincero e profondo affetto, quella tua completa disponibilità e dedizione, quel tuo sentirti e farci sentire Fratelli tra Fratelli, senza remore, senza riserve, senza secondi fini.
A me, in particolare, mancheranno quelle stupende occasioni in cui abbiamo parlato di Ritualità (sì, quella con la A maiuscola) e tanto mi hai insegnato condividendo con me la tua enorme Fraterna conoscenza.
Ti accompagneremo per questo ultimo tratto di strada terrena con lo spirito e con il cuore colmi di tristezza, unitamente a tutti quei Fratelli che non hanno potuto esserci e che con te hanno condiviso il Cammino e tratto calore dal tuo grande affetto. Ci resta una sola profonda convinzione che è quella di saperti, comunque, sempre al nostro fianco e che, pensando a te, potremo ancora avere stimoli e suggerimenti per poter essere ed agire come la nostra comune fede ci ha insegnato.
Ciao Luigi, grazie per tutto quanto hai saputo darci e che continuerai a darci.
La nostra Catena di Unione si è spezzata ma potrà rinsaldarsi più forte di prima.
Il tuo Fratello Elio Filidei sr.
Ho incontrato per l’ultima volta il carissimo Gino al Vascello a Roma in occasione del Consiglio dell’Ordine, durante il quale Egli ha preso autorevolmente la parola con la sua consueta fluenza oratoria trascinante che gli sgorgava dal cuore. Ho avuto modo di dialogare a tu per tu – brevemente perché si vedeva che era molto provato – ed ancora una volta mi ha raccomandato l’esigenza di tendere alla perfezione del nostro comportamento rituale e morale. Grande ed indimenticabile Fratello Gino.
Dario Seglie – Consigliere dell’Ordine.
Un abbraccio commosso.. amico, fratello sincero, Maestro.
Sit tibi terra levis
Gran Capitolo Italiano del Rito Moderno: esprimiamo tutto il nostro profondo cordoglio per il passaggio all’Oriente Eterno dell’Illustre Fratello Luigi Sessa e ci uniamo con tutti i Fratelli alla catena d’unione funebre per commemorare il nostro Gran Maestro Onorario . Con il triplice fraterno abbraccio.
Cesare Cometto, I.F. Supremo Comandante
Ciao Gino, i tuoi insegnamenti, mai saccenti, lasciano in noi una grave responsabilità nel saperli comprendere: accompagnati dal tuo sorriso è stato facile, con solo il tuo ricordo lo sarà di meno.
Collegio Circoscrizionale Abruzzo-Molise: L’Ufficio di Presidenza e tutto il Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell’Abruzzo-Molise si stringono alla famiglia e al Grande Oriente d’Italia nel dolore per la perdita del Carissimo Fratello Luigi, ricordandolo come grande uomo, fratello affettuoso e studioso instancabile, che tanto ha dato alla nostra Istituzione. Il Presidente Luciano Artese
Ricordo con affetto il caro Fratello Luigi che quale “Esperto” mi impartì le istruzioni massoniche in occasione della mia iniziazione nel 1974 e, da allora, mai mi ha fatto mancare il suo fraterno affettuoso abbraccio; fulgido esempio di Fratello Massone che ha incarnato i principi immortali della nostra Istituzione. Unitamente ai Fratelli della mia R:.L:. Spartaco N. 721 all’O. di R. mi stringo in catena con i Fratelli della R:.L:. Giustizia e Libertà in un abbraccio simbolico nel ricordo del nostro compianto Fratello Luigi Sessa.
Gianfranco Simonelli M.V.
A nome mio, del Maestro Venerabile, degli Ufficiali e di tutti i Fratelli della Loggia Heredom 1224 di Cagliari, porgo le mie sincere e fraterne condoglianze ai Fratelli tutti della Loggia Giustizia e Libertà di Roma per il passaggio alla Gran Loggia Superiore del Ven.mo Fr. Luigi Sessa, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia.
Su comando del Maestro Venerabile
Sinceramente e Fraternamente
Fr. B.L.
Segretario
Loggia Nobili Viaggiatori (1119) di Roma: Il Maestro Venerabile ed i Fratelli tutti della Loggia Nobili Viaggiatori (1119) di Roma, partecipano con cordoglio e dolore al Passaggio all’Oriente Eterno del Carissimo, Illustrissimo e Venerabilissimo Gran Maestro Onorario della nostra Comunione Fr. Luigi Sessa.
Loggia Bruzia-Pietro De Roberto 1874 (269) di Cosenza: IL Maestro Venerabile, i dignitari, tutti i fratelli della loggia Bruzia Pietro De Roberto 1874 n 269 Oriente di Cosenza, commossi per il passaggio all’Oriente Eterno del Gran Maestro Onorario della Nostra Comunione e membro onorario della nostra loggia, Illustrissimo Fratello Luigi Sessa.
A nome di tutti i FFrr. di Loggia ringrazio commosso tutti coloro che hanno partecipato a questa spontanea e straordinaria Catena d’Unione in memoria del compianto Luigi Sessa, che continuerà per sempre ad illuminarci con la sua saggezza, la sua sapienza, la sua umanità e la sua umiltà. Un Fratello, un Padre, un Amico, un esempio indelebile.Il M:.V:. della R:.L:. Giustzia e Libertà – Mario Sessa n. 767 Or:. di Roma
Luigi Sessa in memoriam
Napoletano come me, figlio d’arte massonica di quel Mario Sessa, Fratello di antica milizia, napoletanissimo ed autore di poesie di rara profondità soprattutto quando dipingeva, così come nelle sue tele sanguigne la sua città natale perpetuamente divisa tra miseria e nobiltà. Di quel Padre venerato Luigi ha chiesto ed ottenuto, come atto imperituro di amore filiale, che fosse aggiunto il nome a quello della sua Loggia Giustizia e Libertà all’Oriente di Roma della quale sia Mario che Lui sono stati prestigiosi Maestri Venerabili contribuendo alla crescita soprattutto qualitativa di quella Officina.
Luigi ha svolto nella vita profana attività di consulenza legale che gli ha consentito di dedicarsi ai suoi studi preferiti di storia, filosofia ed esoterismo, intensificati dopo il suo ingresso in giovane età nel Grande Oriente d’Italia dove ha ricoperto le cariche più qualificanti sia nella Loggia che nel Collegio circoscrizionale del Lazio, che nel Consiglio dell’Ordine e poi anche nel Rito Scozzese Antico ed Accettato pervenendo ai massimi gradi. Ha partecipato a numerosi convegni anche profani con relazioni appassionate di alto livello e scritto non pochi libri sulla Massoneria italiana e universale dalla ricca e preziosa documentazione contribuendo alla migliore conoscenza dell’essenza della Massoneria sia presso i Fratelli che nel mondo profano, tanto da essere nominato dalla Gran Loggia del GOI Gran Maestro Onorario.
Luigi l’ho conosciuto quando eravamo entrambi giovani Maestri , impegnati nelle ricorrenti battaglie per la difesa dei nostri Ideali che Egli illustrava col suo inconfondibile stile forbito e ricco di citazioni e immagini.
Poi l’ho avuto accanto a me nella Giunta durante la mia Gran Maestranza come rappresentante del Consiglio dell’Ordine nella Giunta dove mi ha confortato dei suoi saggi consigli in tanti momenti drammatici superati solo in grazia della nostra incrollabile fede nella giustizia e nella libertà.
Tornato tra le colonne dopo aver compiuto il mio dovere ricostruendo una Istituzione sull’orlo dello scioglimento ope legis, ho avuto spesso il piacere di incontrarmi con Luigi – Gino per gli intimi – come ospite nella mia Loggia oppure essendo io ospitato nella sua od anche in convegni, Gran Logge ed occasioni profane, sempre apprezzandone la passione che infondeva in tutti i suoi interventi riuscendo a mantenere sempre uno stile che finiva con lo smorzare le polemiche facendo apprezzare il suo equilibrio.
Desidero in particolare ricordare con quanto senso di fratellanza Egli si dedicò insieme a me nell’assistenza prestata negli ultimi giorni della sua inesorabile malattia al Fratello Paolo Messina, col quale riuscivamo a scambiare sguardi amorevoli e poche parole di conforto attraverso la vetrata della camera isolata dell’Ospedale Spallanzani di Roma.
E poi quando, dopo la sua morte, riuscimmo a vincere le forti opposizioni della vedova che non voleva eseguire le ultime volontà di colui che aveva introdotto a sue spese e generosamente finanziato fino a impoverirsi gli Ordini di De Molay per i ragazzi e delle Rainbow per le ragazze. Ero in quel tempo ancora Gran Maestro e potei garantire la signora che con Gino prendevamo in consegna i registri e la documentazione di tali Ordini che il marito conservava nel suo studio e che egli voleva fossero trasferite al Grande Oriente. Il ricordo di quello straordinario generosissimo Fratello, così presto purtroppo dimenticato, ci ha poi unito con Gino dopo un lungo abbraccio all’uscita dalla sua casa.
Ho incontrato da ultimo Gino qualche mese fa all’insediamento delle cariche del Capitolo romano Minerva dell’Ordine della Stella dì Oriente ove Egli rivolse insieme a me un affettuoso augurio di buon lavoro.
In quella occasione notai in Lui un senso di affaticamento, ma Egli, col Suo consueto humour scanzonato partenopeo, mi disse che intendeva vendere cara la pelle perché aveva trovato una cura dalla quale stava ritraendo risultati sorprendenti. Che sembravano in effetti raggiunti quando lo ammirai successivamente all’insediamento delle cariche della mia Loggia che condusse a memoria in modo impeccabile e rivolgendoci un saluto denso di spiritualità.
Il male ha avuto purtroppo ragione della Sua indomabile volontà, ma Gino continua a vivere nel nostro ricordo di testimone di un Amore profondo per i soli Ideali per i quali valga la pena combattere e morire.
Ciao Gino, arrivederci nella Vera Luce.
Virgilio Gaito
Roma, 15 Ottobre 2015
Dalla Gran Loggia dell’Illinois. Associandoci al dolore di quanti conobbero & stimarono il Caro Fratello Luigi Sessa porgiamo nostre affettuose condoglianze alla Famiglia, ed alla Fratellanza Massonica GOI. Assistente Gran Cancelliere
Da Mauro Lastraioli, Gran Maestro Onorario. Due cari fratelli, due Gran Maestri Onorari, ci hanno lasciato in poco tempo l’uno dall’altro. La catena si è spezzata.Il mio cuore è triste, il ricordo di loro mi addolora come non mai. Luigi Sessa, un grande massone, figlio di un altro grande massone, ha saputo dare al Grande Oriente d’Italia, a tutti noi, un arricchimento culturale di grande spessore con i suoi scritti, la sua grande conoscenza della nostra ritualità; ha ricoperto i più alti vertici del Goi, interpretando ogni volta il suo ruolo con umiltà, con freschezza, ricordandoci sempre che siamo fratelli tra fratelli. Luigi ci mancherà, ci mancheranno le sue lunghe e pacate conversazioni dove, ogni volta, scoprivi con gioia e stupore di avere davanti a te un uomo di grande cultura ma soprattutto un uomo perbene.
Pietro Spravieri, forse meno conosciuto di Luigi, un grande amico che ha vissuto la sua lunga vita massonica con pudore e discrezione. Un uomo di grande sensibilità, che sommessamente, senza urlare, senza mettersi mai in primo piano ha vissuto il suo essere massone con grande onestà, non mancando mai ai nostri appuntamenti più importanti. E’stato anche lui un fratello tra i fratelli; non avendo più famiglia è stato praticamente adottato dal fratello Alberto Iannuzzelli che pubblicamente ringrazio per la vicinanza, le attenzioni che ha riservato al nostro fratello Pietro.
Oggi la catena si è spezzata, i nostri fratelli hanno raggiunto il Grande Architetto dell’Universo, ma i loro insegnamenti, il loro esempio di vita profana e massonica saranno per sempre un esempio per tutti noi e per coloro che verranno. Un esempio di persone oneste e perbene, parole, purtroppo desuete e che invece dovrebbero essere il pilastro della nostra vita. Mauro Lastraioli – G.M.O.