Il Gran Maestro Raffi, la Repubblica Romana del 1849, un esempio indelebile di cittadinanza che si emancipa e rivendica autonomia di giudizio e di decisione

“La Repubblica Romana del 1849 costituisce la pagina più alta scritta dalla democrazia in Italia. E’ negli articoli della sua Costituzione – promulgata poco prima che i suoi eroici difensori dovessero cedere alla forza soverchiante della reazione europea, impegnata a riportare sul trono il Papa Re – che viene affermato senza possibilità di equivoci il principio della sovranità popolare, scolpita nella formula mazziniana: la sovranità è per diritto eterno nel popolo”. E’ quanto afferma il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

“La Repubblica Romana – sottolinea Raffi – è l’epopea di tantissimi giovani che si immolarono in nome di un ideale, inseguendo un sogno di libertà e di laicità. In questi momenti tristi e bui della vita italiana, l’esperienza della Repubblica Romana sia di monito per le giovani generazioni e per un nuovo sentimento di solidarietà e di fiducia nelle Istituzioni, che vanno affrancate dalle logiche di sudditanza a potentati e interessi particolari di qualsiasi natura”.

“Un esempio di cittadinanza che si emancipa e rivendica autonomia di giudizio e di decisione – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – anche in vista delle necessarie e indifferibili riforme che il nostro Paese è chiamato a compiere per ricollocarsi nel novero delle democrazie avanzate dell’Occidente e non a sovranità limitata, e contribuire così alla costruzione della Patria Europea”.



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