Il Gran Maestro Stefano Bisi a Teramo Oggi alla Biblioteca Delfico la tavola rotonda sui rapporti tra la Massoneria e la Chiesa con Rocchi e Castagna TERAMO Oggi alle 17 nella Biblioteca Melchiorre Delfico, avrà luogo la conferenza dal titolo Rapporti tra Chiesa e Massoneria. La relazione introduttiva è affidata a Marco Rocchi, ordinario dell’Università agli studi di Urbino ” Carlo Bo”, cui farà seguito la presentazione del libro Mitra e compasso con l’autore Stefano Bisi, giornalista e Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani. La conferenza è organizzata dal Centro studi “Il Risveglio”, presieduto da Andrea Castagna. «Quella di oggi spiega Castagna è il primo di un ciclo di incontri che andranno dall’attualità alla storia, alle tematiche sociali e civili. Insomma un ampio raggio di riflessioni in linea con l’impostazione del centro studi che, riteniamo, debba operare su tutti i campi della società civile. L’incontro di oggi è stata un’opportunità che abbiamo colto al volo. Riteniamo sia interessante approfondire un tema su cui vi è una ricca letteratura e che, in fondo, è sempre stato di interesse ampio sin dai tempi dell’Italia post-unitaria». Un incontro quello di oggi che rientra nelle linee programmatiche del Centro studi, spiega Castagna: «”Il Risveglio’ nasce dall’aspirazione di poter contribuire, per quanto in piccola parte, a stimolare idee e riflessioni senza barriere di provincialismo, senza muri. Il particolare momento del nostro paese non può lasciarci indifferenti e ognuno deve contribuire come può alla crescita della comunità. Lo stesso coraggio che spinse poco più di 100 anni fa il cavalier Umberto Biancone a fondare un giornale, “Il Risveglio” appunto. Un giornale spinto, all’epoca, dai sentimenti risorgimentali ancora caldi negli animi delle persone, noi oggi, invece, spinti dalla preoccupazione del baratro sociale e culturale cui si sta precipitando l’Italia. Anzi, cui stiamo indirizzando l’Italia». Un centro studi che, spiega ancora Castagna, vuole esprimere una sua “preStefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani Marco Rocchi senza” sul territorio: «La complessa situazione sociale, il livello preoccupante di utilizzo dei socialespiega il musicista teramano suggerirebbero di starAndrea Castagna sene buoni a casa studiare, ma ho sempre urlato a me stesso che la cultura non ha alcuno scopo reale se non è utile a migliorare la condizione delle persone. L’obiezione che potrei ricevere è che i propositi son tutti buoni ma che coloro che sono in difficoltà economica non hanno da poter pensare a tutte queste belle cose se poi non si arriva a fine mese. Vero. Ma proprio questo è il punto: risvegliamo le coscienze. Pensiamo alla scuola, ad esempio, che deve tornare ad essere un ascensore sociale; per far si che ciò accada è necessario che i luoghi di formazione tornino ad essere il bene primario del paese. Il nostro deficit culturale con i paesi europei si sta allargando sempre più e, inoltre, in Italia si stringe sempre maggiormente il cono occupazionale. Così perdiamo intelligenze e competitività. Per questo, nel nostro piccolo, ci stiamo rimboccando le maniche per capire come poter contribuire sostanzialmente e non solo a parole». E “Il Risveglio” ha portato a casa già dei primi risultati concreti: «Abbiamo provveduto alla digitalizzazione di tutte le edizioni del giornale 11 Risveglio” presenti nella Biblioteca Delfico, cosa per cui ringrazio la disponibilità della responsabile Nadia Di Luzio, e le stiamo inserendo sul nostro sito, catalogato per anno e mese, nella sezione Archivio storico. Riteniamo che sia molto importante poter conoscere cosa eravamo, quali fossero i problemi che i nostri bisnonni affrontavano nel quotidiano. Le edizioni disponibili vanno dal 1914 al 1926 per poi riprendere nell’immediato dopoguerra. Le pubblicazioni si fermarono perché il direttore Biancone, socialista e antifascista, fu oggetto di un attentato da parte dei sostenitori del partito fascista, fortunatamente non andato a buon fine (il proiettile a lui destinato colpì una persona che tentò di difenderlo), ma cosa ben più grave fu l’incendio doloso della tipografia di proprietà del Biancone stesso. La tipografia stampava il giornale, ovviamente, e non solo. Cito questo episodio prosegue Castagna perché, purtroppo, sono ancora storie di triste attualità. Per questo dobbiamo lavorare tutti duramente e senza paura in campo civile. Non possiamo accettare che i testimoni della più feroce e buia tragedia dell’ umanità, corna la senatrice Segre, siano costretti a vivere sotto scorta. Oltre a questo abbiamo iniziato qualche campagna interessante, forse utopica, come quella per costruzione della linea ferroviaria Roma Teramo, i cui progetti erano risalenti al 1919, come riportano appunto le cronache dell’epoca, ma che è misteriosamente naufragata. Oggi conclude Castagna è di tutta evidenza che ne paghiamo a caro prezzo, in tutti i sensi, le conseguenze non avendo altra alternativa alla a/24. Una campagna che mi piacerebbe intraprendere, spero presto di riuscirci, è sul valore e il peso delle parole».