In questi giorni, Roma ha visto il ripetersi di qualcosa che mai ci saremmo, nuovamente, aspettati di vedere. Negli scorsi giorni – come già era avvenuto il 27 luglio scorso – decine di negozi appartenenti a cittadini di religione ebraica sono stati lordati con svastiche, insulti, minacce e scritte antisemite. Questo tristo e triste avvenimento ha come pretesto i combattimenti che hanno opposto israeliani e palestinesi, ma nulla ha a che vedere con essi.
Prende semplicemente di mira, in nome di una differente opzione religiosa, italiani che nessuna responsabilità hanno in azioni belliche che riguardano altre realtà politiche: su cui si possono (ed è lecito) avanzare differenti opinioni. Ma che per questo non devono, per nessun motivo, essere sanzionate e criminalizzate con atti inconsulti. E tanto meno utilizzate per scatenare pogrom cartacei e verbali che troppo spesso, nella storia, abbiamo visto essere l’anticipazione di drammatici, tragici e spaventevoli pogrom e persecuzioni reali.
Dinnanzi a questi eventi nessun cittadino italiano, nessun vero democratico – e nessun Libero Muratore – può rimanere estraneo e disinteressato: come se non lo riguardassero. Deve essere chiaro che quelle svastiche, che quegli insulti, che quelle offese sono rivolte a ciascuno di noi, colpiscono le nostre coscienze individuali, degradano il nostro intelletto e infangano il nostro Paese. Ad esse bisogna rispondere con l’intelligenza della parola e con la forza della legge. L’Italia odierna, fortunatamente, non è l’Italia delle leggi razziali e gli italiani di oggi non sono, non possono e non devono essere ciechi, sordi e muti come quelli che accettarono supinamente la discriminazione di italiani assolutamente simili a loro e colpevoli solo di avere abitudini diverse e un diverso Credo.
A fronte di tutto questo la Libera Muratoria italiana del Grande Oriente d’Italia esprime la sua totale vicinanza a tutti i cittadini di religione o di tradizione ebraica, stigmatizza con sdegno ciò che si verificato e si augura che i colpevoli vengano assicurati alla giustizia. E si augura, soprattutto, che cresca la convinzione che la civiltà di un popolo non si misura dal pil, dai consumi o dallo spread ma dalla capacità di accettare ogni forma di diversità. Perché è la diversità che fa grandi e non l’omologazione, spesso coatta. Questo è – e sempre è stato e sempre lo sarà – il principio che anima la Libera Muratoria Universale a cui tutti Fratelli del Grande Oriente d’Italia si onorano di appartenere e che sempre difenderanno.
Claudio Bonvecchio
Grande Oratore