Il Grande Oriente lancia la proposta al sindaco di Firenze Dario Nardella di programmare un evento importante per ricordare l’antifascista e massone Giovanni Becciolini in occasione dei 100 anni dall’uccisione da parte delle camicie nere

Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani si è reso promotore di una proposta avanzata al sindaco di Firenze, Dario Nardella, per celebrare la figura di Giovanni Becciolini, l’antifascista e massone fiorentino ucciso dalle camicie nere nella notte del 3 ottobre 1925. “In previsione dei 100 anni dall’omicidio di Giovanni Becciolini, Crediamo che sia giusto e doveroso da parte del Comune di Firenze e dell’attuale sindaco Dario Nardella – ha detto il Gran Maestro Stefano Bisi – prendere in considerazione l’idea di ricordare con un’adeguata celebrazione la nobile figura dell’antifascista, massone fiorentino che nella notte del 3 ottobre 1925 venne barbaramente ucciso da una squadra fascista che spezzò la vita di un grande difensore dei valori di Libertà in un periodo tragico della nostra storia. Ricordare Becciolini in vista della ricorrenza dei 100 anni dal vile assassinio della drammatica Notte di San Bartolomeo  sarebbe un bel modo di onorarne la memoria. Riteniamo che la sua alta figura possa e debba essere da monito per tutti, a cominciare dalle giovani generazioni”.

ll Gran Maestro Bisi con Bruno Becciolini (scomparso nel 2019) durante la cerimonia di consegna dell’onorificenza di Gran Maestro Onorario alla memoria del padre Giovanni durante la Gran Loggia 2015

“A Giovanni Becciolini, il Grande Oriente d’Italia, nella Gran Loggia di Rimini del 2015 ha conferito il titolo di Gran Maestro onorario alla memoria – ricorda Bisi – per il coraggio e l’eroismo dimostrato nel valore dei principi di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza così come l’amministrazione comunale depone ogni anno una corona sulla tomba del martire nel cimitero di Trespiano. Ci auspichiamo che anche la Città Metropolitana di Firenze, dia al grande Becciolini il giusto tributo che la sua storia e il suo sacrificio meritano agli occhi dei fiorentini e dell’Italia tutta”.



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