Protesta del presidente del Collegio dei maestri venerabili del Fvg dopo la cacciata di Di Cosmo, in corsa con il M5S alle regionali. “Discriminazione inaccettabile e immotivata”
L’esclusione di Fulvio Di Cosmo, affiliato alla massoneria, dalle liste del M5S per le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia è “una vicenda triste ed emblematica. Occorre coerenza con i principi di libertà che si sbandierano, e mai discriminazioni. Non si può cacciare una persona da una competizione democratica solo perchè è massone. Che c’è di male?”. Lo afferma Umberto Busolini, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili del Friuli Venezia Giulia, a proposito del medico triestino escluso dal movimento, con una decisione presa da Gianroberto Casaleggio, su segnalazione di una una email anonima.
“Di Cosmo – ricorda Busolini – ha detto che non farà passi indietro, anche perché suonerebbe come un’ammissione di illeciti che non ha compiuto. Non si fanno processi a proprio e le gogne non servono alla democrazia. Sono anni che in tutta Italia ripetiamo la centralità del cittadino nei processi decisionali del Paese. Abbiamo appena concluso a Rimini una Gran Loggia su questo tema, rivendicando il bisogno di cittadini che siano protagonisti delle scelte democratiche, e non sudditi. Chi cerca polemiche – conclude – ha sbagliato indirizzo”.