Così il Gran Maestro, ospite del Rotary di Copparo, risponde alle accuse di monsignor Negri.
La massima autorità della massoneria italiana, il Gran Maestro Stefano Bisi, è stato ospite d’onore alla serata del Rotary club copparese, presieduto dall’imprenditore Luciano Torreggiani. La massoneria 2.0 e la fratellanza nell’era digitale sono stati i cardini della serata, ma non sono mancate stilettate pungenti legate alle recenti polemiche con l’arcivescovo di Ferrara Luigi Negri. «Lo trovo un insulto senza precedenti, il fatto che un’autorità come monsignor Negri ci accusi di essere uno dei mali del mondo insieme al terrorismo – chiosa Bisi -. Le parole sono come pietre e spesso feriscono. Affermazioni forti, pronunciate da un prelato, guida per i fedeli, potrebbero scatenare atti di violenza nei confronti della Massoneria. Non vogliamo tornare agli anni, di piombo». Bisi, guida del Grande Oriente d’Italia oltre che giornalista senese, ha fatto luce sugli aspetti positivi del mondo massonico. «Perché l’arcivescovo dovrebbe abbatterci? Ci sono pregiudizi duri da eliminare. Noi puntiamo alla solidarietà. Spesso i massoni non dicono quello che fanno, noi non ostentiamo. Solo a Ferrara però, dove esistono 4 logge, abbiamo sostenuto la cultura e la sanità del territorio, dal restauro del Teatro Comunale alle donazioni per l’arcispedale Sant’Anna». Il Gran Maestro ha poi concluso sottolineando come la Massoneria stia cambiando. «La Libera Muratoria sta rapportando le sue antichissime tradizioni all’era del digitale e dei social networks, attraendo moltissimi giovani, ventata di freschezza per questo mondo. Ogni anno sono 6-700 le nuove domande d’iscrizione, tante dal web. L’età media dei fratelli italiani, si sta abbassando sempre di più: una volta decisamente al di sopra dei 50 anni, mentre ora si è attestata fra i 35 e i 40 anni. E sono tutt’altro che rare le iniziazioni fra i 20 ed i 30 anni. Il Grande Oriente d’Italia oggi conta oltre 800 logge e quasi 23mila iscritti. La presenza di giovani può arricchire questa realtà. Ci stiamo facendo conoscere anche in occasioni come queste. Se una persona vuole informarsi e capire cosa facciamo ha mille possibilità. Sono per la massima apertura ma non serve avere l’elenco dei fratelli per poi giudicarli». Il Rotary Copparo ha poi ricordato che sarà presente durante le iniziative natalizie con il ‘Mercatino di Natale’ l’11, il 12, il 13, il 18, il 19 e 20 dicembre. (Chiara Modonesi) Leggi l’articolo su Il Resto del Carlino, Ferrara del 2 dicembre 2015
- Leggi anche gli articoli del 2 dicembre su La Nuova Ferrara•”Noi massoni non siamo un male del mondo” e Estense.com•“Parole di Negri come pietre”