Sta per uscire, per i tipi della Tipheret di Catania, il nuovo libro di Mauro Cascio, filosofo, consulente filosofico. Il titolo già dice tutto: “Il vacillare del senso”. “La via iniziatica serve a diventare quel che siamo, hic et nunc. Ad allargare la Consapevolezza fino al suo massimo. Se il vacillare del senso è una volontà che ci isola del destino, con un contenuto deterministico di non-verità, c’è la Volontà Vera che è uno sguardo sicuro in una Regione che eternamente È.
Il vacillare del senso è la solitudine del viandante che non ha una strada e tutte le tenta, il senso, invece, è la vetta. Da lì vedi che andavano bene tutti i sentieri. Ci sono quelli più lunghi e facili, ci sono quelli più pericolosi, ma immediati. Tutti però portano in cima. E la cima è quel luogo dove il senso non vacilla più, dove la paura è ridotta al silenzio, dove la solitudine è pienezza, dove finalmente il viaggio, il viaggiare e il riposo sono la stessa cosa”.
Tra le altre opere di Mauro Cascio: “Ut unum sint. L’Uno e il molteplice” (2004), “L’Autocoscienza” (2007), “Al divino dall’umano” (2013), “Un Dio che riposa tra i fenomeni del mondo” (2014), con uno scritto in appendice del Premio Strega Antonio Pennacchi.