Un libro che racconta la storia di ricerca di un uomo del dubbio e la sua battaglia di ragione. In libreria ‘Il Maestro del sogno, Franco Cuomo tra esoterismo e letteratura’, a cura di Alberto Cuomo e Gerardo Picardo, con saggi di Gustavo Raffi e Piefranco Bruni (ed. Tipheret, per info. tel. 095/7648675, ufficiostampa@tipheret.org). Attraverso scritti, appunti, racconti e riflessioni dedicate ai temi a lui cari, dalla Libera Muratoria al Graal, questo libro di molti inediti e umanità, svela tutto ciò che è oltre lo scrittore e il drammaturgo. Si scopre un Franco Cuomo poco conosciuto, il Libero Muratore che ha alzato Templi con parole che restano, indagando con passione tra i misteri della storia.
Il volume presenta in apertura una lettera di Alberto Cuomo, figlio dello scrittore, intitolata ‘Mio padre, uomo del dubbio, Maestro di Vita’. Vi si legge: “Il 23 luglio di cinque anni fa, Franco Cuomo passava all’Oriente. Eterno. Scrivere di lui, mio padre, mi è difficile perché mi suscita emozioni fortissime. Era un uomo speciale che ha lasciato un segno in chi lo ha conosciuto e in chi ha letto i suoi saggi, i suoi romanzi, i suoi articoli, o ha assistito alle sue pièce teatrali e alle sue conferenze. Aveva una straordinaria capacità di raccontare. Quando parlava ci faceva volare, ci trascinava con lui in mondi apparentemente tanto lontani ma di fatto così vicini alla realtà che ci circonda. la sua parola rapiva, affascinava. E continua a rapire e ad affascinare attraverso i suoi scritti. maestro del sogno, così qualcuno lo ha definito. mio maestro e compagno di viaggio. le nostre strade si sono incrociate mentre lui giungeva al termine di questo percorso iniziatico che è la vita e io lo cominciavo”. “Vorrei che tu fossi qui – aggiunge Alberto Cuomo – per poter riprendere quel dialogo fecondo, incessante, ricco, che abbiamo saputo intrecciare insieme fin dall’inizio e che mi manca molto, moltissimo. Vorrei che tu fossi qui per porti mille domande e confrontarmi con le tue aspettative. Vorrei che tu fossi qui per poterti abbracciare, stringerti la mano e dirti che sei stato il miglior padre, il miglior Maestro e compagno di viaggio che potessi mai avere. Ma Franco è qui, nella luce del Grande Architetto dell’universo. E le risposte continuerò a cercarle nei suoi libri, nelle sue storie”.
Il 28 dicembre 2006, Franco Cuomo in un biglietto ritrovato tra le carte della memoria eora pubblicato nel libro, scriveva: “Alberto è curioso, mi fa mille domande sulla Massoneria. Ha 16 anni e non so se busserà mai alla porta del Tempio. Sarò accanto a lui se mai questo avverrà? ricordo che una volta, era molto piccolo e stava guardando in tv Happy Days, mi vide entrare, mi corse incontro come faceva di solito e, così, a bruciapelo, mi domandò se anch’io come Howard Cunningham, il padre di Richie, facessi parte della Loggia del Leopardo. I bambini sono pazzeschi. Hanno un intuito straordinario. Peccato che poi lo perdono. Sì, scriverò qualcosa per lui, una specie di manuale. Così quando sarà il momento, se non dovessi esserci più, saprà quello che deve sapere”. E’ la sezione ‘La Massoneria spiegata a mio figlio’, che occupa la seconda parte di questo contributo. Scrive il Gran Maestro, Gustavo Raffi: “Siate liberi, è il sogno che è vostro non voi siete del sogno”. A cinque anni dal suo passaggio all’Oriente Eterno, queste parole di Franco Cuomo ci fanno ancora compagnia. Franco Cuomo è stato un costruttore di senso: ci ha insegnato che c’è una Gerusalemme dentro di noi, un Oriente che è un luogo dello spirito, dentro cui cercare sempre nuovi significati, lottando contro le ingiustizie con la forza della ragione. L’originalità di questo contributo è però un’altra: far parlare il Franco Cuomo esoterico. La sua penna conosceva l’acacia. E viene una stretta al cuore pensare a un uomo che nel silenzio del suo studio, tappezzato di libri e lavori, con passione prepara una ‘Tavola’ – la migliore – per spiegare l’Arte reale al figlio Alberto. […] Con Franco ho passeggiato tante volte nel vento. Delle sue ricerche spesso mi diceva: “Sono partito da alcuni interrogativi. ma anziché trovare una risposta, ho trovato tante altre domande…”. Una lezione da tenere con noi camminando sul pavimento a scacchi della vita. Per questo Franco Cuomo non smette di parlare nel Tempio degli uomini liberi. Alberto vive del suo sogno. Un sogno che è di tutti noi”.