“Bell’Italia in viaggio”, programma di La7, ha portato in tv Villa Durazzo Pallavicini di Pegli, che è tra i parchi piú belli e ricchi di fascino e mistero d’Italia. Il conduttore, Fabio Troiano, ha intervistato la direttrice l’architetto Silvana Ghigino che ha tenuto a sottolineare le forti connessioni di questo magnifico spazio verde on la Libera Muratoria.
Voluto dal marchese Ignazio Pallavicini, il giardino fu ideato e realizzato nel 1840 dallo scenografo Michele Canzio con un percorso che si presta come anche filologicamente documentato a una duplice interpretazione: accanto al punto di vista del visitatore ‘profano’, di puro divertimento, in cui prevalgono la meraviglia e lo stupore per i variegati paesaggi naturali e le ambientazioni esotiche, se ne affianca un’altra esoterica, che contiene un messaggio di ricerca della verità attraverso la conoscenza. Punti chiave sono il passaggio attraverso l’arco, con l’invito ad abbandonare le preoccupazioni quotidiane per immergersi nella quiete della natura, la conoscenza della storia e della tecnica, per approdare infine alla verità dopo il passaggio di purificazione attraverso la grotta buia e tortuosa.
Tra architetture in stile neoclassico, neogotico, moresco, cinese e rustico, laghi, cascate e ruscelli, statue e arredi da giardino e una vegetazione lussureggiante, oggi punteggiata da individui arborei monumentali e dal gruppo di camelie più antico ed esteso d’Italia, si ha la possibilità di incontrare la Natura, la dea Flora e la dea Diana, il capitano del castello e i suoi castellani, Caronte e il coccodrillo; tutto in una sorta di fiaba che ancora oggi riesce a rapire la mente.
Primo nella classifica regionale dei luoghi del cuore nel 2017, questo parco come testimoniano documenti d’archivio nell’Ottocento richiamava turisti da ogni dove d’Europa e anche dall’America. Era famosissimo tanto da contare già allora 25 mila visitatori all’anno.
La conferenza di presentazione del restauro complessivo di Villa Durazzo Pallavicini ebbe luogo il 10 luglio 2017 presso la Sala dei Passi Perduti della Casa Massonica di Genova, con una partecipazione di pubblico oltre ogni previsione. Una iniziativa, sotto l’egida del Grande Oriente d’Italia e la curatela della Commissione Cultura del Collegio della Liguria, i cui i protagonisti sono stati gli architetti Silvana Ghigino e Fabio Calvi che si sono occupati del restauro del parco.