“Nell’era del subito e tutto è necessario ripensare a noi stessi. Quindi la costruzione del tempio interiore è quanto mai un argomento di fortissima attualitá”. Lo ha sottolineato il Gran Maestro Stefano Bisi a margine della conferenza che si è tenuta il 4 novembre all’Eurac di Bolzano con il teologo Vito Mancuso sul tema “La costruzione del Tempio interiore”. Evento, moderato da Peter Litturi e organizzato dal Grande Oriente d’Italia, che ha richiamato tantissimo pubblico.
“Nel tempo in cui si parla dell’intelligenza artificiale, dobbiamo provare a ripensare – è stato l’invito lanciato dal Gran Maestro- all’intelligenza umana. A ripensare a cosa vogliamo dalla vita, a come affrontare le sfide e soprattutto a cogliere anche dalle occasioni piú difficili, dalle tragedie che possono colpirci, colpire le nostre comunitá, quello slancio, quella forza indispensabile per andare avanti. Dobbiamo cercare di trovare quello che ci unisce agli altri, partendo dai piccoli gesti, dalle piccole cose, creare un tempio interiore che sia a un passo sulla strada…”Un tempio, come ha spiegato Mancuso, che si poggia “sulla realizzazione dell’armonia come composizione possibile tra l’interiorità umana e la storia”, che si realizza nel coltivare le differenze. “E soprattutto individuare le relazioni”. “La costruzione del tempio interiore”, ha sottolineato il teologo, “è il riempimento di un vuoto con la ricerca del senso delle cose, l’individuazione di Dio dentro la bellezza del creato, nella connessione tra noi e la storia e dunque il mondo com ‘è”.