Guidati dal maestro venerabile Ireneo Sanna, dal garante d’amicizia Gabriele Addis e da Mario Porcu componente della Commissione Solidarietà, i Fratelli della Loggia Europa (1165) di Cagliari hanno anticipato la festa del solstizio d’estate recandosi in visita – sabato 18 giugno – alla Casa della Fraterna Solidarietà nel pieno centro di Sassari e che ogni giorno assiste, con la consegna di buste alimentari, circa trecento bisognosi. Fra i servizi che si affiancano a quello alimentare, la Casa provvede anche – ovviamente ancora del tutto gratuitamente – al vestiario, alle carrozzine per bambini, e perfino all’impianto di dentiere (fino a questo momento ne sono stati beneficiati ben 700 sassaresi). La Casa della Fraterna Solidarietà, che insieme agli Asili Notturni di Torino e ad altre iniziative presenti ancora a Torino, a Taranto e ad Arezzo, è stata fra le promotrici della Federazione italiana della solidarietà massonica, si deve alla intuizione e allo spirito organizzativo di Aldo Meloni della Loggia Goffredo Mameli di Sassari. Nella sua quotidiana attività è affiancato da una quarantina di collaboratori che, oltre alla distribuzione dei pacchi, ogni mattina, dalle ore 11, si dedicano a gestire il magazzino-vestiario che ora può contare anche sul cosiddetto “charity shop”, cioè sulla cessione di abiti di stoffa e tagli eleganti (donati alla Casa) a chi, in cambio, fornisce non danaro ma l’equivalente in derrate per la successiva distribuzione. Ciò secondo il felice modello londinese che la Croce Rossa propose negli anni dell’ultima guerra mondiale. Tra i volontari quotidianamente all’opera, anche una decina di giovanissimi studenti dell’istituto tecnico di Sassari. I fratelli della Europa, oltre a dare un contributo al buon funzionamento del servizio sassarese – si precisa anche che la onlus è abilitata a godere del 5 per mille in sede di dichiarazione dei redditi – hanno raccolto informazioni per valutare le possibilità concrete di poter sviluppare anche a livello isolano una iniziativa analoga, mobilitando non soltanto risorse materiali, ma anche professionalità mediche. La trasferta sassarese si è conclusa con una visita all’abbazia romanica di Saccargia, in comune di Codrongianus. (fonte Gianfranco Murtas)
Belo trabalho de solidariedade.