Sabato 25 giugno, nell’ambito della conferenza “Solidali nel mondo e con il mondo”, organizzata dalla Loggia “Giordano Bruno” (1376) di Termini Imerese insieme ad “A.d.v.s. F.i.d.a.s” e “associazione culturale Futura” e che ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso, interessato ed attento, i fratelli della “Giordano Bruno” hanno donato alle associazioni sportive che svolgono la loro attività nel palazzetto dello sport di Termini Imerese (PA) un defibrillatore automatico esterno (DAE), strumento di soccorso utile ed a volte necessario a “cardioproteggere” aree a forte densità di persone ed eventi. Il DAE è stato a sua volta donato alla loggia da un fratello componente la commissione solidarietà del Grande Oriente d’Italia come riconoscimento per l’impegno che la “Giordani Bruno” ha dimostrato già in passato nel campo della solidarietà, partecipando ed esponendosi in prima persona come appartenenti a una loggia massonica.
L’iniziativa di dotare i luoghi pubblici e ad alta concentrazione di persone di un DAE si pone in soluzione di continuità con il progetto di prevenzione intrapreso dal Grande Oriente e con il progetto di solidarietà ed attenzione al territorio intrapreso dalla loggia termitana. In rispondenza a questo progetto inoltre, domenica 26 giugno, la loggia, in collaborazione con i volontari dell’IPUMM (Insieme Per Un Mondo Migliore), ha donato e distribuito, per la seconda volta nell’anno, circa 150 pasti caldi a famiglie in difficoltà.
I pasti, distribuiti in parte in una mensa organizzata all’interno di un locale dell’ex mercato ittico e in parte direttamente ai bisognosi nelle loro abitazioni, sono stati donati per intero dalla “Giordano Bruno” e serviti direttamente dai suoi esponenti che, irradiati dalla maggiore luce del Solstizio d’Estate celebrato nella casa massonica della Loggia nella notte di San Giovanni con il tradizionale rituale della Festa delle Rose, si sono impegnati per giungere a una migliore consapevolezza del fare e del dare cercando di utilizzare un po’ del proprio tempo aiutando i più bisognosi, in modo da sentirsi più comunità, più vicini e solidali con sé stessi, nel mondo e con il mondo.