(l’Espresso) Per il compositore moderno tentato dal genere sacro, il “fai da te” è regola ineludibile da adottare insieme con l’alta qualità dell’impegno creativo. Così non poteva non avvenire anche per il poliedrico Nino Rota alle prese con “Mysterium”, “cantata sacra” per soli, cori e grande orchestra, composta negli anni Sessanta su invito della Cittadella di Assisi, apparsa nel 2013 al San Carlo di Napoli e riapparsa ora al Teatro Petruzzelli di Bari in un’esecuzione che onora l’autore, nel frattempo passato all’Oriente Eterno. Non stupisca l’aura francomuratoria aleggiante… leggi l’articolo dell’Espresso a firma Giovanni Carli Ballola