Omaggio in Gran Loggia a Niccolò Paganini (Genova, 27 ottobre 1782 – Nizza, 27 maggio 1840), grande musicista e massone durante il concerto “Da Paganini a Morricone” , che Diego Campagna, chitarrista tra i più noti a livello internazionale, terrà al Palacongressi di Rimini venerdì 11 settembre. L’appuntamento è alle 18, quando al termine della prima giornata di lavori rituali, le porte del tempio si spalancheranno al pubblico. Campagna sarà accompagnato dalla violinista uzbeka Olesya Rusina.
Tra i più importanti esponenti della musica romantica, Paganini fu un Maestro Libero Muratore e nell’Assemblea del Grande Oriente d’Italia sedente a Milano, del 27 dicembre 1808, diresse una delle colonne armoniche dei lavori per festeggiare la reciproca affiliazione ed amicizia tra il Grande Oriente di Francia ed il Grande Oriente d’Italia.
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In occasione di questa tornata congiunta fu coniata una medaglia (ristampata sul frontespizio dei Lavori dell’Assemblea, pubblicati
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nel 1809) che riprende i comuni arcani di sapienza delle due Obbedienze e che fu poi donata al principe Eugenio Beauharnais (primo figlio maschio di Giuseppina, futura moglie dell’imperatore francese Napoleone I) vice re d’Italia e Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e a Jean-Jacques Régis de Cambacérès, Gran Maestro del Grande Oriente di Francia dal 1806 al 1815, una figura di spicco del periodo napoleonico che sopravvivrà all’Impero durante la Restaurazione.
Approvati i lavori dell’Assemblea, fu eseguito l’inno massonico scritto dal Fratello Vincenzo Lancetti (1767-1851), che nella seduta ricopriva anche il ruolo di Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia sedente a Milano, con musiche del giovane Niccolò Paganini, allora ventiseienne. A ritrovare la documentazione il direttore del Servizio Biblioteca, Bernrdino Fioravanti, che auspica che si possa anche recuperare il prezioso spartito.
All’assemblea prese la parola il Grande Oratore Lancetti e il Fratello Gian Domenico Romagnosi. (Servizio Biblioteca)
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Inno massonico musicato dal Maestro Paganini e scritto da Vincenzo Lancetti, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia sedente a Milano.
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