Nasce la prima loggia intitolata ad Alessandro Tedeschi, il Gran Maestro del Grande Oriente in esilio che dal 1931 al 1940 guidò le logge estere facenti capo alla Massoneria italiana sciolta, nel territorio nazionale, da Domizio Torrigiani nel novembre del 1925, a seguito della legge fascista sulle associazioni segrete. E’ rimasto celebre, a proposito, l’intervento di Antonio Gramsci alla Camera (l’unico del suo mandato parlamentare) che evidenziò come l’insieme delle norme contenute nel provvedimento mirasse non solo a colpire la Massoneria, ma a fornire i mezzi legali per eliminare qualsiasi libertà di associazione.
La loggia “Alessandro Tedeschi” (1303) sarà installata il 14 ottobre a Livorno, città natale del Gran Maestro dell’esilio, alla presenza del Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi e la cerimonia, condotta dal presidente circoscrizionale della Toscana Stefano Bisi, si svolgerà alle ore 10 nei locali della Fratellanza Artigiana (Piazza De’ Domenicani), sede della Massoneria livornese.
Nelle prossime settimane, il Gran Maestro Gustavo Raffi sarà nel capoluogo labronico per lo scoprimento di un busto di Alessandro Tedeschi donato dal Grande Oriente al Comune e per la presentazione di un libro, edito dal Mulino, dedicato dallo storico Santi Fedele a questa figura simbolica del “fuoriuscitismo” italiano nel periodo fascista.
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