Dopo 14 anni un Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia varca la soglia del tempio della Gran Loggia Unita d’Inghilterra
Nei giorni scorsi, per la prima volta dal 1993, un Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia ha varcato la soglia del Tempio della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, in occasione del “Meeting speciale” sui principi della regolarità massonica e sui riconoscimenti internazionali tra le Gran Logge svoltosi a Londra.
Il Meeting al quale hanno partecipato tutte le Massonerie regolari europee, accolte dal Duca di Kent, Gran Maestro della Gran Loggia Unita d’Inghilterra è stato introdotto dal Pro Gran Maestro, Marchese di Northampton.
Al Gran Maestro Gustavo Raffi, invitato quale relatore ufficiale, insieme ai Gran Maestri di Austria, Francia, Estonia, Svezia, Repubblica Ceca, il compito di illustrare l’originalità delle linee guida dell’azione seguita in questi anni dal Grande Oriente per attualizzare i principi della Libera Muratoria e parteciparli alla società e alle nuove generazioni, nel rispetto della tradizione e della regolarità massonica.
“In questi anni – ha detto il Gran Maestro nel suo intervento – stiamo proponendo la Massoneria come esempio civile di impegno, di rigore etico e di confronto: oggi lo scenario è globalizzato e quindi il dialogo con le minoranze, con altre culture, trova anche nella Massoneria uno strumento di equilibrio, di assimilazione ed educazione ai valori della tolleranza, del rispetto e della costruzione di una società più giusta”.
“In presenza di una serie drammatica di nuovi fondamentalismi – ha proseguito – è determinante il ruolo storico della Massoneria come punto d’unione universale di uomini desiderosi di pace e di conoscenza, capaci di contribuire alla costruzione di un nuovo tessuto nei rapporti umani e sociali”.
“Non posso che esprimere la mia soddisfazione – ha detto ancora – per gli onori riservatimi, a coronamento di anni di lavoro supportati dall’impegno corale dei Liberi Muratori per l’affermazione dei valori di una Massoneria, attenta alle problematiche dell’oggi e del domani, forte della sua tradizione”.
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