Il Grande Oriente d’Italia abbruna i labari e piange la perdita di un’altra colonna dell’Istituzione. A Cosenza si è spento improvvisamente nel pomeriggio di sabato 29 aprile, il Gran Maestro Onorario Ernesto D’Ippolito. Ottantaquattro anni, avvocato penalista di fama, uomo di grande cultura e fine oratoria, è stato un modello per tante generazioni di fratelli, non solo calabresi, che ne hanno apprezzato le qualità massoniche e umane. D’Ippolito nella sua ultra cinquantennale appartenenza alla Libera Muratoria Universale ha ricoperto nel Grande Oriente d’Italia la carica di Grande Oratore Aggiunto. Ai familiari, in questo momento di dolore, vanno le condoglianze del Gran Maestro, della Giunta e di tutti i fratelli dell’Ordine uniti in catena nel ricordo del caro Ernesto.
La Camera ardente si tiene il 2 maggio dalle 10 alle 17 in Corte d`Assise al Tribunale di Cosenza.
Calabria, il cordoglio delle istituzioni locali
“La Calabria perde uno dei suoi figli migliori. Un uomo di grande rigore morale, un professionista autorevole di riconosciute qualità, un intellettuale di spessore che ha saputo valorizzare ed arricchire la cultura ed i valori della laicità, fondamento dei diritti, della giustizia e della libertà”. È quanto ha affermato il Presidente della Regione, Mario Oliverio, appena appresa la notizia della scomparsa dell’avvocato Ernesto D’Ippolito. Subito dopo il governatore ha avuto un colloquio telefonico con la vedova a cui ha espresso le sue più affettuose condoglianze. (CN24)
“Un grande gentiluomo e stimato professionista, che è stato protagonista indiscusso della storia di Cosenza e punto di riferimento per un’intera comunità che ha servito con straordinario impegno, è purtroppo venuto a mancare. La notizia della morte di Ernesto D’Ippolito ci lascia addolorati”. Lo afferma il Presidente della Provincia, Franco Iacucci, che nell’esprimere le sue più sentite condoglianze alla famiglia e alla Città, oggi orfana di uno dei suoi figli migliori, ricorda la figura dell’uomo, dell’avvocato, dell’intellettuale e del politico. “Figura eclettica e di riconosciuta levatura morale – prosegue Iacucci – l’Avvocato Ernesto D’Ippolito, noto avvocato penalista del foro di Cosenza, nel corso della sua esistenza ha voluto e saputo interpretare a tutto tondo il proprio impegno professionale, sociale, culturale e politico. Il suo nome rimarrà per sempre associato alla storica Accademia Cosentina, della quale è stato Presidente e all’impegno a favore della Biblioteca Civica, che ha strenuamente difeso quale baluardo culturale della Città. Ma da ammirato e rispettato penalista, ha ricoperto il ruolo di Presidente della Camera Penale ed è stato Presidente delle Unioni delle Camere Penali calabresi, assumendo incarichi anche a livello nazionale. Non meno importante l’impegno politico, come Segretario regionale del Pli e Consigliere comunale a Cosenza”. E da ultimo, ma certo non per importanza, voglio ricordare come la sua straordinaria carica umana si sia espressa nel riconoscimento dei valori morali e spirituali della Massoneria, da iscritto e Gran maestro onorario del Goi. Amore fraterno, carità, verità: questi i principi fondamentali che hanno ispirato la vita di Ernesto d’Ippolito e che ha condiviso con i fratelli massonici. Il Presidente Iacucci conclude esprimendo il più profondo cordoglio per la perdita di un uomo di altissimo valore: “esprimo, a nome mio personale, dell’Ente Provincia e di tutto il Consiglio Provinciale le più sentite e dolenti condoglianze alla famiglia, agli amici più cari e all’intera Città di Cosenza”. (Strettoweb.com)
“È andato via un impareggiabile avvocato, una persona impegnata.nella vita politica e sociale del nostro territorio. D`Ippolito è stato un protagonista di fondamentale importanza anche del Comune di Cosenza e nell’ambito giudiziario sarà ricordato da tutti come uno dei più importanti difensori che l’avvocatura cosentina ha espresso”. Così lo ricorda il presidente della Camera penale di Cosenza e sindaco di Rende, Marcello Manna. Cordoglio anche dal sindaco Mario Occhiuto. “Con D`Ippolito – scrive il sindaco – perdiamo una personalità complessa che tirale numerose attività della sua esistenza ha saputo segnare in maniera profonda il percorso della storica Accademia cosentina, di cui è stato presidente. Coltivava il dialogo, il dubbio, l`essere perbene”. «Mi piace ricordare – aggiunge Occhiuto – che nel 2013 la Commissione Cultura di palazzo dei Bruzi gli assegnò un riconoscimento per la figura di primo piano che incarnava e che ha sempre dato lustro al territorio anche nel ruolo di consigliere comunale che ha svolto per 18 lunghi anni. A nome mio, della Giunta e dell’intera città esprimo le condoglianze alla famiglia e a quanti, trai suoi allievi, si sentono orfani di un insostituibile riferimento”. (Il Quotidiano del Sud-Cosenza)
“La città di Cosenza non mancherà di ricordare adeguatamente la figura dell’avvocato Ernesto D’Ippolito. Un atto doveroso per l’impegno che ha profuso in campo giuridico, culturale e politico e per il notevole contributo dato all’immagine della nostra città anche nel resto del Paese”. Con queste parole il Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo, interpretando i sentimenti di tutta l’assemblea di Palazzo dei Bruzi, ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa dell’illustre concittadino. “Dell’avvocato D’Ippolito non dimenticheremo – ha sottolineato Pierluigi Caputo- non solo la sua intensa e brillantissima attività forense, autentica fucina di intere generazioni di avvocati, il suo forbitissimo eloquio e il suo pensiero illuminato, ma anche l’alto senso delle istituzioni che ne contrassegnava l’agire quotidiano, come ampiamente dimostrato nei 18 anni durante i quali fece parte del Consiglio comunale della città di Cosenza. Qualità non disgiunte – ha affermato ancora Pierluigi Caputo – dal suo essere uomo di immensa cultura. Ernesto D’Ippolito mancherà alla nostra città anche come Presidente della prestigiosa Accademia cosentina di cui aveva assunto le redini nel 2012”. (CosenzaInforma.it)
Ho avuto la fortuna di averlo conosciuto e di averlo incontrato molte volte ,posso testimoniare che per la nostra Comunione è una grandissima perdita .
È stato un Maestro vero, la cui unica ricompensa era il piacere di aiutare chi viene dopo.
Perdere un uomo di spessore come Ernesto è sempre dannatamente doloroso.
A chi, come me, lo ha conosciuto e frequentato, mancheranno la sua cultura, la sua oratoria, la sua umanità. Il suo ricordo ed i suoi insegnamenti rimarranno un modello da continuare per chi resta
Un paio d’anni fà ho avuto il piacere d’intervistarlo sul rapporto Religione e Massoneria .Mi accolse con il suo indimenticabile sorriso di umiltà e conservo la registrazione per farla ascoltare ai giovani apprendisti.Lo conoscevo e seguivo da 37 anni. Grande Uomo
Sentite condoglianze
Una grande perdita quella del Carissimo Fratello Ernesto D’Ippolito, Gran Maestro Onorario del GOI, per la nostra Istituzione ma anche per il mondo profano. Punto di riferimento per generazioni di massoni non solo calabresi. Ascoltando le sue riflessioni e i suoi interventi sempre pacato nel dire ma allo stesso tempo incisivo e originale, ho imparato ad apprezzare la sua capacità di trasmettere il suo sapere con grande generosità. Fratello Ernesto anche Tu dopo l’ultima iniziazione conosci la Verità.
Che la Terra gli sia lieve.